Juventus: Iaquinta pronto per il sogno

Giugno 22, 2007 in Sport da Tomas

IaquintaMentre il presidente Coboldi Gigli afferma che la Juventus non è interessata ai vari Cruz, Saviola e Gilardino, e prospetta una soluzione non molto rapida per la querelle Camoranesi entro le prossime 3 o 4 settimane, la società ufficializza l’ acquisto di una nuova pedina per l’ attacco bianconero: Vincenzo Iaquinta dall’ Udinese.

Si parla di un contratto quinquennale per il giocatore, e di circa 11 milioni di euro più una contropartita tecnica che dovrebbe essere l’ attaccante Paolucci, quest anno al Ascoli, giovane promessa della primavera juventina che vinse tutto con Chiarenza. Nato a Crotone il 21 novembre 1979, Iaquinta non è uomo da facili scorciatoie. Ha calcato i prati di quasi tutte le categorie, dilettanti, C1, B e, a 21 anni, la A. Partendo da Reggiolo, in Emilia, per passare al Padova ed al Castel di Sangro, finì nel 2000 all’ Udinese dove riuscì ad ottenere la fiducia fin da subito del tecnico. Nel gennaio 2005 si fece notare dalle grandi d’ Europa quando fu ad un passo dal Barcellona, poi fu messo fuori rosa perché nel settembre successivo si rifiutò di rinnovare il contratto, ed infine ottenne la fiducia di Lippi meritandosi la cima del mondo con gli azzurri ai Mondiali di Germania.

Per lui ora c’è la Juventus, dopo 64 goal segnati in 187 partite di A. Probabilmente ci sarà da lottare, all’insolito esordio della squadra neopromossa in A, ma Vincenzo ci è abituato. Da quando, quindicenne, il padre gli diede una grande lezione di vita, mandandolo a fare l’apprendista muratore, solo per un paio di giorni, ma voleva fargli capire che la vita è dura, e visto i risultati raggiunti, deve aver funzionato bene il messaggio.

Soddisfatto è sicuramente Ranieri, che potrà costruire la squadra attorno al suo amato 4-2-3-1, con Iaquinta che potrebbe essere sia il terminale centrale d’ attacco, che uno degli esterni tra i 3 che giostrano dietro l’unica punta.

Soddisfattissimo è anche l’ originario di Cutro: “Dopo sette stagioni a Udine è arrivato il momento di fare il salto di qualità –le prime dichiarazioni dell’attaccante campione del Mondo -, credo di avere l’età giusta per realizzare questo sogno. Sono consapevole di essere arrivato al top e che d’ora in avanti sarà tutto più difficile perché aumentano le responsabilità…Sarà una grande sfida – prosegue Iaquinta -, che affronto con entusiasmo e con l’orgoglio di poter contribuire a riportare questa squadra ai massimi livelli, in Italia e in Europa”.

L’ ad Blanc chiosa semplicemente con un “Si tratta di un giocatore importante, un altro campione del mondo che contribuirà a scrivere nuove pagine della storia della Juventus.”.

La storia della Juventus è lì, come un sogno che non vede l’ ora di realizzarsi, nascosta dietro le interviste di un Buffon pronto alla sfida, convinto di poterci entrare ancora in questa storia bianconera, non appagato dal mondiale vinto, per niente stanco dopo un lungo ma trionfale campionato di B, e col gusto della prossima vittoria in serie A che fa da chimera chissà quanto irraggiungibile e utopica.

Per questo il portierone è rimasto, perché “Certe cose non hanno prezzo” ed il sapore delizioso di una insperata ed utopica vittoria dello scudetto, in un progetto solido, realistico e ben pianificato, colmerà l’ assenza dalle coppe con i riflettori di tutti i media puntati addosso alla Fenice Bianconera.

Il mercato è ancora lungo, Almiron e probabilmente Milito le prossime pedine che comporranno la scacchiera di Ranieri, Trezeguet e Camoranesi i nodi da sciogliere, e dopo il ritiro a Pinzolo di Luglio, a fine Agosto (19 o 26? Lega e FIGC non hanno ancora sciolto i dubbi) la nuova avventura avrà davvero inizio, svelando se veramente i sogni possono realizzarsi o restare utopia.

di Tomas