Juve, lo scudetto di allontana
Marzo 14, 2004 in Sport da Giovanni Rolle
Dopo la Champions League, la Juve vede allontanarsi anche lo scudetto. Vincendo al Delle Alpi per 3-1 il Milan mette una seria ipoteca sul titolo tricolore, considerato anche il risultato della Roma, che non è andata oltre lo 0-0 sullo stretto contro la Reggina.
La Juve, che in una settimana ha visto svanire i due principali obiettivi della stagione, ha provato a contrastare la superiorità dei rossoneri, ma alla fine l’orgoglio dei bianconeri si è dovuto piegare di fronte ad una squadra che, a differenza degli avversari, si è presentata a questo big match nelle migliori condizioni psico-fisiche.
Come contro il Deportivo, la squadra di Lippi ha pagato le tante assenze, oltre a qualche occasione non concretizzata dai suoi giocatori ed un po’ di sfortuna negli episodi decisivi. A differenza del match contro gli spagnoli, si è vista infatti una Juve più tonica, decisa a vendere cara la pelle.
La prima occasione da gol della partita è infatti dei padroni di casa: è il 3’ quando Nedved incorna di poco a lato un traversone di Appiah. E’ una buona Juve quella che si vede all’inizio: la squadra di Lippi prova a mettere in difficoltà i rossoneri abbozzando un pressing sui portatori di palla aversari, mentre in attacco Di Vaio e Nedved tengono in costante apprensione la retroguardia milanista, che dopo una decina di minuti perde Nesta per infortunio. Al posto dell’ex laziale entra Costacurta.
Con il passare dei minuti la squadra di Ancelotti sembra però prendere le misure agli avversari, anche se i rossoneri sembrano attenti a non sbilanciarsi, attendendo il momento opportuno per colpire. I milanisti impegnano per la prima volta Buffon attorno al 20’, con un colpo di testa di Kakà, innescato da un traversone di Seedorf da fondo campo. Ma al 21’ è Dida a tremare su una conclusione di Nedved che si spegne di poco sull’esterno della rete.
I rossoneri assestano il colpo vincente al 25’: sul traversone di Seedorf, Shevchenko si fa trovare pronto ad incornare perentoriamente alle spalle di Buffon il pallone dello 0-1. La reazione della Juve è rabbiosa e due minuti dopo Tacchinardi calcia di poco a lato al termine di una discesa di Nedved sulla fascia destra. Su questa azione si chiude il primo tempo.
La ripresa si apre con una clamorosa occasione per Pippo Inzaghi, che dopo aver ricevuto un assist da Kakà riesce ad eludere l’uscita di Buffon, ma divora letteralmente un gol già fatto calciando sul fondo. Sull’altro fronte Lippi gioca il tutto per tutto gettando nella mischia Miccoli, che dal 10’ prende il posto di Pessotto. Nella seconda frazione Ferrara, impiegato nel primo tempo sulla fascia destra, si scambia di posto con Thuram, riprendendo la posizione di centrale.
Attorno al quarto d’ora i rossoneri assestano il colpo di grazia agli avversari: nell’occasione del raddoppio milanista c’entra anche un po’ di fortuna, che si concretizza nell’involontaria deviazione di Ferrara sulla conclusione di Seedorf. Il 2-0 chiude virtualmente la partita ed a questo punto per la squadra di Ancelotti è un gioco da ragazzi infierire sugli avversari. Ed è ancora una stoccata dell’olandese, imprendibile per Buffon, a mandare in visibilio i tanti sostenitori milanisti arrivati al Delle Alpi, ai quali non fa ormai più paura nemmeno il gol dell’orgoglio juventino, realizzato da “nonno” Ferrara con una volée su traversone di Camoranesi.
L’1-3 maturato al Delle Alpi sancisce una sorta di ideale passaggio di consegne dello scudetto, con i rossoneri che volano a quota 64, sette lunghezze sopra la Roma ed a più nove dalla Juventus, per la quale a questo punto diventa un obiettivo importante la Coppa Italia, che in settimana vedrà i bianconeri scendere in campo all’Olimpico per la gara di andata di finale contro la Lazio.
Da segnalare che la sfida fra bianconeri e rossoneri è stata preceduta da violenti scontri fra le due tifoserie.
JUVENTUS – MILAN 1-3
di Giovanni Rolle