Juve-Lazio 2-0 : Doppio Iaquinta

Giugno 1, 2009 in Sport da Tomas

Nedved

Dopo 327 gare in bianconero, 8 anni passati a far ciondolare la sua chioma bionda portando la casacca bianconera anche in serie cadetta, Pavel Nedved lascia la Juventus e probabilmente anche il calcio giocato, anche se il suo procuratore, Mino Raiola, fa intendere di avere in mano richieste da molte squadre, compresa qualcuna in Italia. Grande è stata la commozione in campo e tra gli spalti, dove il pubblico non ha mai smesso di osannare la Furia Ceca nemmeno a fine gara, quando è stata preparata una piccola celebrazione in suo onore. Tutta la squadra e lo staff tecnico a formare due ali con in dosso la maglia numero 11 del centrocampista bianconero, che rimarrà probabilmente per sempre nei cuori dei tifosi, con quella sua grinta mai doma e la professionalità sempre messa in campo. Un vero peccato per il calcio, non solo per la Juventus, visto anche il record di presenze nell’ ultima stagione nonostante l’ età. La partita si è quindi rivelata una pura passerella in onore del ceco, alla quale è mancata solo la realizzazione. La Lazio senza Pandev, in odore di passare proprio ai bianconeri, Rocchi e Zarate giocava spuntata in attacco con il solo Foggia a creare pericoli alla difesa bianconera, mostrando le doti del giovane connazionale Kozak, attaccante ceco della primavera biancoceleste. Buffon restava quindi poco impegnato e imbattuto per la seconda gara consecutiva, seconda sulla panchina di Ferrara, ora molto più vicino alla conferma, grazie ai risultati ottenuti ed al gradimento di pubblico e parte della società. L’ ufficialità avverrà nei prossimi 15 giorni, ed il cellulare di Ciro resterà acceso per l’ occasione, nonostante la partenza per il preritiro della Nazionale che giocherà prima a Pisa con una formazione sperimentale, modo forse inusuale per premiare quei giocatori che si son messi in mostra nel campionato italiano. Lunedì iniziano le fasi finali del torneo Primavera, dove la Juventus si prepara ad affrontare il Palermo puntando decisamente alla finale, dopo le eliminazioni di alcune squadre considerate tra le pretendenti finali al trofeo.

  • Queste le squadre che son scese in campo:

    JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6.5; Zebina 6.5, Legrottaglie 6.5, Chiellini 6.5, Salihamidzic 6; Camoranesi 6, Zanetti 6 (10’ st Amauri 6), Marchisio 6.5, Nedved 10 (39’ st Tiago s.v.); Del Piero 6.5, Iaquinta 8 (26’ st Giovinco s.v.).

    A disposizione: Manninger, Mellberg, Marchionni, Trezeguet.

    All. Ferrara.

    LAZIO (4-4-2): Carrizo; Lichtsteiner, Siviglia (33’ st Tuia), Rozenhal, De Silvestri; Brocchi, Dabo (19’ st Meghni), Ledesma, Foggia; Del Nero (6’ st Mendicino), Kozac.

    A disposizione: Muslera, Kolarov, Diakite, Perpetuini.

    All. Rossi.

    RETI: 3’ pt e 14’ st Iaquinta.

  • La partita

    Meglio non poteva iniziare per i bianconeri. Al 3° minuto Marchisio bissa il lancio filtrante della passata partita per Del Piero, servendo questa volta Iaquinta sulla destra il quale piazza il pallone tra le gambe di Carrizo uscito malissimo dai pali. Nella prima frazione di gioco la Lazio prova ad impensierire i bianconeri con Foggia sulla fascia destra e, dopo una punizione di Del Piero all’ 11° che finisce fuori, Kozak che si trova al 14° tutto solo davanti a Buffon ma butta fuori una grossa occasione sbagliando il pallonetto. I tentativi di Fioggia, in fuga in slalom sulla fascia destra, al 24° ed al 43°, vengono entrambi bloccati senza grossi problemi da Buffon, mentre una splendida azione corale bianconera al 47° potrebbe chiudere anticipatamente la partita. Sulla sinistra si vede Nedved che piazza uno splendido cross per la testa di Iaquinta, sponda per Del Piero il quale tenta la rovesciata da manuale senza fortuna, finita di poco sopra la traversa. La ripresa inizia al 9° con una bella conclusione di Nedved su cross di Camoranesi dalla destra, ma il primo tentativo di bagnare la sua ultima partita con un goal fallisce. Al 14° il raddoppio bianconero con Nedved servito da Del Piero che riesce a recuperare la palla e servire Iaquinta che bissa il goal del primo tempo. Dopo un pallonetto tentato da Del Piero, al 22° Nedved ci riprova su azione dalla destra di Zebina, ma la conclusione viene bloccata dal portiere biancoceleste. La Lazio ci prova prima con Kozak di testa e poi con Mendicino, ma non hanno molta fortuna. Al 35° ennesimo tentativo di Nedved su sponda del neontrato Amauri, ma il suo tiro al volo finisce di poco fuori. Al 38° ultimo tentativo del ceco su punizione angolata dalla sinistra, ma Carrizo proprio non vuole concedere l’ ovazione per il bianconero smanacciando il pallone in angolo togliendolo da sotto la traversa. Al 39° Nedved esce dal campo abbracciato da tutti i compagni, mentre il pubblico gli concede il più grande applauso, e la partita non ha più senso.

    La stagione si conclude con la retrocessione del Torino in B, sconfitto a Roma mentre il Bologna vinceva sul Catania, evidentemente ora la vecchia frase di Cairo ha un senso compiuto. La finale di Firenze per la qualificazione diretta in Champions finisce con la vittoria del Milan per 2 a 0 contro i viola che finiscono quarti. L’ Inter recupera sull’ Atalanta, vince e concede ad Ibrahimovic la vittoria nella classifica cannonieri con 25 reti, nonostante i goal di Di Vaio e Milito.

    di Tomas