Juve: contro il Real squadra da inventare
Marzo 8, 2005 in Sport da Roberto Grossi
Un collega spagnolo ci chiedeva ieri se le casse della Juve fossero ridotte così male da non poter costruire una sala stampa all’altezza del blasone della società e dell’importanza della Champions League. In effetti, vedere decine di giornalisti e operatori televisivi – italiani e stranieri – stipati come bestie all’interno dei pochi metri quadrati del container del centro Sisport non è un bel biglietto da visita europeo per la società di corso Galileo Ferraris. Anche Capello, seduto accanto a capitan Del Piero durante la conferenza-Uefa, prima di parlare del big-match ha commentato con un filo d’ironia (“Questo è il massimo che possiamo offrirvi”) la situazione.
D’altronde la Juve ha problemi ben più ardui da affrontare, in campo e fuori e forse i soldi dei tifosi che riempiranno il Delle Alpi – 59.000 biglietti venduti, record d’incasso di 3.500.000 euro – potranno essere saggiamente investiti nell’ampliamento del press-center. Di sicuro i fans sperano di vedere una Juve molto più generosa questa sera, almeno in campo, in grado di ‘offrire’ una prova stile-Olimpico. Anzi, di più. Il Real Madrid parte dal vantaggio colto all’andata e sarà un ostacolo ancora più duro da superare rispetto ai nevrastenici ‘gladiatori’ giallorossi.
In ballo c’è oltre mezza stagione e Capello ne è consapevole. Il trainer, che dovrà fare a meno di Blasi, Nedved (tornerà domani in gruppo) e Kapo, non a caso evita di rispondere ai nuovi veleni di Totti e definisce la sfida con i ‘galattici’ una finale anticipata: Le fasi ad eliminazione diretta – spiega don Fabio – devono essere sempre affrontate alla stregua di una finalissima. Il Real è un brutto cliente e si dispone in maniera diversa rispetto al passato. Sono più attenti in difesa e pronti al contropiede. Dovremo stare molto attenti a non sbagliare nulla e a non farli giocare come vorrebbero.
Tacchinardi al posto di Blasi e Zalayeta riconfermato nel tridente (Trezeguet non ha ancora i 90’ nelle gambe ed entrerà nella ripresa): non dovrebbero esserci molti dubbi nella formazione anti-merengues, anche se il tecnico di Pieris non dà indicazioni utili: l’unico settore in cui non ho problemi è la difesa – conferma – per il resto deciderò all’ultimo. Le condizioni generali sono comunque buone ma per qualificarci dobbiamo segnare senza gettarci scriteriatamente all’arrembaggio. Ronaldo uomo-chiave? Il Real è pieno di grandi giocatori ma all’andata ha segnato Helguera. Gravesen? Ha dato equilibrio alla squadra, prima sbilanciata troppo in avanti. Del Piero? Può anche giocare male, basta che segni….
Sorride Alex, seduto affianco al suo allenatore. E spiega le sue sensazioni: Di diverso rispetto a due anni fa c’è solo il risultato, perché l’1-0 è più difficile da ribaltare rispetto al 2-1. Ma sono ottimista. Grazie all’aiuto del pubblico daremo il meglio e le dichiarazioni di alcuni giocatori del Real mi fanno pensare. Sembrano molto spavaldi ma in realtà hanno timore di questa Juve.
di Roberto Grossi