Juve-Chievo 3-3: Giornata Horror
Aprile 6, 2009 in Sport da Tomas
Was Craven in Scream elencava le azioni da evitare per non incappare nella ferocia del serial killer di turno, protagonista di uno qualsiasi dei vecchi film horror di Hollywood. Ranieri probabilmente non ha mostrato ai bianconeri questa pellicola, visti i risultati ottenuti in questa strana domenica calcistica. E così, nell’ ennesima giornata in cui l’ infermeria torna a svuotarsi cala la tensione agonistica della squadra. Non che il Chievo non meritasse, anzi ha disputato un’ ottima gara dimostrando che i risultati ottenuti finora nel girone di ritorno non sono frutto del caso. Ma i bianconeri sono stati artefici della loro gara in negativo, vittime e carnefici al tempo stesso, incappando in una serie di errori che una squadra alla rincorsa dello scudetto non dovrebbe mai fare. Eppure il tecnico aveva sottolineato in conferenza stampa la necessità di non pensare esclusivamente allo scontro diretto del 18 aprile, puntando il dito sul provincialismo di coloro che avessero la testa solo ai nerazzurri. Eppure non è bastato e tutta la difesa ha peccato di lucidità ed esperienza, in tutte e tre le reti subite. Le prime due reti di Pellissier, nate da due lanci lunghi dalla difesa, vedevano prima Chiellini e poi Mellberg superati dall’ attaccante clivense che sembrava avesse il turbo lasciandoli piantati sul terreno, mentre nella rete conclusiva che permetteva al Chievo di recuperare lo svantaggio, Mellberg si faceva rubare palla sulla destra proprio nei minuti finali lasciando Langella crossare per la tripletta del valdostano che tutto solo in area doveva solo spingere il pallone. Tre grossolani errori che hanno bloccato la serie positiva di cinque vittorie consecutive. Altro che giornata spezzatino, è stato più uno splatter senza una goccia di sangue versata, se non quelle del naso del protagonista, colpito da Zebina.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6; Grygera 5 (1’ st Zebina 5.5), Mellberg 5, Chiellini 5.5, Molinaro 5.5; Salihamidzic 5 (24’ pt Camoranesi 7), Tiago 5.5, Marchisio 6, Giovinco 6; Iaquinta 6.5, Del Piero 5 (1’ st Trezeguet 6).
A disposizione: Chimenti, Poulsen, Marchionni, Nedved.
All. Ranieri.
CHIEVO (4-5-1): Sorrentino; Sardo (25’ st Mandelli), Morero, Yepes, Mantovani; Luciano, Rigoni, Marcolini (39’ st Langella); Pinzi; Pellissier, Bogdani (19’ st Esposito).
A disposizione: Squizzi, Scardina, Colucci, Italiano.
All. Di Carlo
RETI: 25’ pt, 44’ pt e 46’ st Pellissier, 34’ pt Chiellini, 9’ st Camoranesi, 33’ st Iaquinta.
Nel primo tempo i bianconeri non convincono lasciando troppo in mano agli avversari il pallino del gioco e cercando nei soli lanci lunghi le poche occasioni o tentativi di azioni. Del Piero è protagonista di due azioni fotocopia servitegli dai compagni lasciandosi chiudere dalla difesa gialloblu, mentre Pellissier potrebbe segnare al 12° venendo trovato smarcato sulla sinistra da una punizione di Luciano, ma calcia troppo alto. Si fa perdonare al 25° quando lanciato batte sulla velocità Chiellini e supera pure Buffon piazzando la palla alle sue spalle. I bianconeri non riescono a mordere e ci vuole un’ invenzione di Camoranesi per pareggiare. Al 34° su calcio d’ angolo, il centrocampista, entrato per un acciaccato Salihamidzic, smarca Chiellini con un colpo di tacco ed il difensore calcia la palla con potenza e precisione sotto la traversa, facendosi perdonare il precedente svarione difensivo. Al 39° ennesimo ottimo pallone per Del Piero che in contropiede non vede lo smarcato Camoranesi in mezzo all’ area e calcia sul portiere. Il Chievo gioca meglio, recupera un’ infinità di palloni, proprio quelli persi dalla squadra di Ranieri che pare non trovarsi a giocare di pomeriggio. Al 44° secondo svarione della difesa bianconera, con Mellberg superato allo stesso modo di Chiellini da un lancio lungo a favore di Pellissier che raddoppia riportando i veronesi in vantaggio. Ranieri non ci sta e cambia due uomini nel secondo tempo, lasciando Del Piero e Grygera negli spogliatoi per inserire i rientranti francesi Trezeguet e Zebina. I due inizialmente sembrano dare qualcosa di più alla squadra ma non riescono a contribuire positivamente fino alla fine. La Juventus riesce a giocare meglio andando fortunosamente in goal con un tiro di testa di Camoranesi deviato dalla difesa. Il pareggio al 9° da più convinzione ai torinesi che non trovano il goal del vantaggio con le occasioni di Trezeguet e Iaquinta nella prima mezz’ ora. Questione di minuti, perché al 34°, dopo un tiro di Mantovani bloccato da Buffon, Iaquinta porta in vantaggio la Vecchia Signora con un preciso colpo di testa su prezioso cross di Camoranesi, tra i pochi a meritare un encomio in questa partita. I dieci minuti finali sono qualcosa di inspiegabile, e nel primo minuto di recupero Pellissier deve solo spingere di testa la palla in rete su perfetto cross di Langella, dopo che Mellberg aveva perso palla sulla fascia destra e nessuno era riuscito a fermarlo, mentre nessuno marcava l’ autore della tripletta.
La giornata horror prosegue con l’ autogol di Isla che permette all’ Inter di vincere ed andare a più 9 dai bianconeri, mentre il Milan vince nel finale contro il Lecce accorciando le distanze dalla Juve. Nella corsa Champions sia Fiorentina che Genoa e Roma vincono, mentre nelle retrovie continua la marcia verso la B del Toro, sconfitto a Palermo.
di Tomas