Jazz Manouche

Settembre 16, 2005 in Spettacoli da Cinzia Modena

DJANGO REINHART manouchePer quattro giorni, anzi cinque se si considera il prologo cinematografico, il cuore di Torino pulserà al suono ed ai ritmi portati dal vento della tradizione Manouche.

Un nome in particolare; il carismatico personaggio DJANGO REINHART, chitarrista jazz formatosi in Francia e negli Stati uniti. Quest’uomo, che suonava la chitarra con sole tre dita a causa di un incidente, ha dato vita ad una musica che fa da collegamento tra il jazz americano e la tradizione musicale di uno dei ceppi più antichi del popolo zingaro: i Manouche. Il risultato è conosciuto come “Jazz Manouche” o “Gipsy Jazz” proprio perché coniuga le sonorità del jazz degli Anni Trenta e la sua libertà di espressione con il valzer Musette francese e la virtuosità tzigana del fraseggio.

La IV edizione del festival è l’unico appuntamento EUROPEO dedicato alla musica Manouche. Tra i grandi artisti che danno vita all’emozione del jazz manouche, il 4° Festival Internazionale di Torino si vanta di ospitare i francesi “Ketelo Trio” (ex “Alma Sinti”) con il chitarrista Patrick Saussois, i “Montmartre”, gli “Hot Quartet” con Fiorenzo Zeni, il “Tolga Emilio Trio”, il gruppo “Dorado Schmitt Quartet” e Peter Beets con gli olandesi “Basily”, il più famoso sestetto di cugini dei Paesi Bassi che suonano insieme sin dall’infanzia proponendo originali interpretazioni di Swing Gipsy come se fossero un unico elemento.

Non mancheranno i torinesi “Manomanouche”, divenuti ormai una sorta di “sigla” di presentazione del festival sia in quanto Torinesi quindi particolarmente cari al pubblico della città, sia perché simbolo dell’anima manouche che vive a Torino tutto l’anno.

Per l’occasione i Manomanouche si presenteranno con una performance d’eccezione esibendosi insieme al pianista Alessandro Ambrosoli e al Coro dell’Università degli Studi di Torino diretto dal Maestro Sergio Pasteris.

Ai concerti e jam session che animeranno le strade torinesi, si aggiunge l’appuntamento con una rassegna cinematografica (al Cinema Romano, Galleria Subalpina) dedicata alla tradizione zingara. Tra le pellicole che verranno proiettate si segnalano i film “Latcho Drom” di Tony Gatlif, “Appuntamento a Belville” di Sylvain Chomet e il film-documentario “Django Legacy” di John Jeremy.

Da non perdere, infine, l’occasione di vedere all’opera alcuni maestri liutai di fama internazionale che, per tutta la durata del festival, saranno presenti nel Cortile dei Ciliegi con un’interessante esposizione di chitarre manouche e laboratori a cielo aperto in cui mostreranno le particolari tecniche di lavorazione dello strumento.

Il centro di attrazione è concentrato in via Borgodora (conosciuto come il Balòn) e nel Cortile del Maglio (ex Arsenale Militare). Questa zona di Torino sarà palcoscenico di spettacoli e concerti, esposizioni di liutai e Jam Session.

Una curiosità: la chitarra manouche. La chitarra manouche si differenzia da altri strumenti simili, come la chitarra elettrica o quella classica. E’ possibile cercare di definire la manouche come una creatura ibrida che unisce alcuni elementi della chitarra acustica, dell’elettrica e del violino.

La chitarra manouche ha sei corde, ed anziché essere in nylon come nella classica, sono in argento o in acciaio. Queste ed altre caratteristiche più tecniche rendono le sonorità della chitarra manouche inconfondibili.

PROGRAMMA e informazioni 4° Festival Internazionale Jazz Manouche “Django Reinhardt”

Associazione JazzManouche – Torino

tel. 011/533.028

web: www.djangoreinhardt.it

Mercoledì 14 settembre

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA – Cinema Romano – Galleria Subalpina – INGRESSO GRATUITO

  • ore 19.00: ANTEPRIMA “Project Road Manouche” (corto) + “DJANGO LEGACY” di John Jeremy

  • ore 20.30: “LATCHO DROM” di Tony Gatlif

  • ore 22.30: APPUNTAMENTO A BELLEVILLE” di Sylvain Chiome

    Giovedì 15 settembre

  • ore 22.00 – AB+ Club (piazza Cesare Augusto) – INGRESSO GRATUITO

    CONCERTO & JAM SESSION

    Venerdì 16 settembre

  • dalle ore 21.30 – Via Borgo Dora e Piazza Andreis – INGRESSO GRATUITO

    Concerti a cielo aperto & jam session con: MONTMARTRE, WAWAU ADLER QUARTET, TOLGA TRIO, KETELO TRIO

    Sabato 17 settembre

  • dalle ore 11.30 alle 13.30 e dalle ore 11.30 alle 13.30 – Piazza Andreis e Cortile dei Ciliegi – INGRESSO GRATUITO

    Concerti a cielo aperto & jam session con: HOT QUARTET & F. ZENI, TOLGA TRIO, WAWAU ADLER QUARTET, KETELO TRIO, MONTMARTRE

  • ore 21.00 – Cortile del Maglio – INGRESSO 10 EURO

    STRINGOLOGY

  • ore 22.15 – – Cortile del Maglio – INGRESSO 10 EUR

    MANOMANOUCHE & A. AMBROSOLI con il CORO DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO

  • ore 23.00 – – Cortile del Maglio – INGRESSO 10 EUR

    PATRICK SAUSSOIS & KETELO TRIO

    Domenica 18 settembre

  • dalle ore 14.00 alle 15.30 – Cortile del Maglio – INGRESSO GRATUITO

    Palco aperto per gruppi esordienti

  • dalle ore 16.00 alle 17.30 – Via Borgo Dora – INGRESSO GRATUITO

    TOLGA TRIO, HOT QUARTET & F. ZENI

  • ore 21.00 – Cortile del Maglio – INGRESSO 10 EURO

    BASILY & PETER BEETS

  • ore 22.30 – – Cortile del Maglio – INGRESSO 10 EUR

    DORADO SCHMITT QUARTET

    di Cinzia Modena