Incantesimo dei sensi
Dicembre 20, 2005 in Arte da Barbara Novarese
Malinconia dagli occhi sognanti aleggia d’armoniose note.
Ombre e luci raccolgono “Il lamento di Aminta” (olio su tela del Maestro Acquavella) che suona l’elogio funebre a Silvia, mentre l’amico, silenzioso, con lo sguardo perso tra i meandri della vita, riflette sull’incomprensibile alchimia che trasforma vita, morte e amore in una splendida danza di colori.
Così appare uno dei dipinti più interessanti della nuova collezione di nature morte del Seicento, presentata dal Museo Accorsi “L’INCANTESIMO DEI SENSI”.
“Mi preme sottolineare l’importanza di questo comodato di ventitré dipinti di natura morta. È raro infatti trovare esposte nei musei italiani, se non in occasione di mostre temporanee, nature morte, perché da sempre considerate un genere pittorico minore. Motivo d’orgoglio per il Museo Accorsi, dunque, poterle ascrivere all’interno della sua collezione permanente”, dichiara Giulio Ometto, Presidente dell’Istituzione.
La mostra è curata da Alberto Cottino, Direttore Museo di Arti Decorative Fondazione Pietro Accorsi e verrà esposta al Museo di Arti Decorative – Torino, Via Po 55 dal 1 dicembre 2005 al 1 maggio 2006
Le opere esposte sono 23, provenienti da una collezione privata, e comprendono dipinti quali: il già citato “Lamento di Aminta”, la “Natura morta” di Pietro Paolo Bonzi, e la “Coppa metallica con pesche, gelsomini, un ramo di giacinto, tulipano e nocciole nel mallo” di Fede Galizia…
La natura morta è un genere di semplice interpretazione ma difficile da osservare nella giusta prospettiva. Troppo facile incappare nell’errore di dire, di fronte ad un tale dipino: “molto bello” e passare al successivo.
Gli occhi devono essere allenati a vedere e non solo a guardare; solo in questo modo è possibile cogliere il particolare che rende “la natura morta” un capolavoro di “fotografia”.
I colori si alternano tra tinte vivaci e toni smorzati, la luce filtra da fessure insinuandosi tra fiori e frutti, per creare giochi d’ombre che si confondono con la realtà. Spesso è lei la protagonista più ambita: la luce da cui dipende l’intera visione d’insieme, oltre che del più piccolo dettaglio. Nulla può essere considerato trascurabile ed anche la minuzia, nascosta tra petali di tulipani recisi, contribuisce a rendere straordinaria l’opera del pittore.
Foglie d’uva caduche e vagamente appassite sono appese ai tralci, accanto a ricchi grappoli, con acini a volte troppo maturi, a volte ancora acerbi; pesche dalla pelle vellutata riportano sfumature di colore perfette, come solo la natura, fino a quel momento, poteva produrre (Natura morta, olio su tela 100×131 di Pietro Paolo Bonzi).
In occasione della mostra, il programma culturale del Museo Accorsi prevede visite accompagnate da storici dell’arte, laboratori didattici, concerti, nonché itinerari culturali in collaborazione con altre Istituzioni piemontesi.
L’esposizione sarà corredata dalla pubblicazione di un catalogo (Omega Editore, Torino), con saggi sulla natura morta affidati al curatore. Il libro comprenderà inoltre tavole a colori delle opere esposte e le relative schede storico-artistiche, e prevederà al suo interno una traduzione in lingua inglese di tutti i testi.
con il Patrocinio di
Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino
Associazione Amici della Natura Morta Italiana –
Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi
EVENTO DELLE OLIMPIADI DELLA CULTURA DI TORINO 2006
ORARIO:
Museo di Arti Decoative Fondazione Accorsi
Via Po, 55 – Torino
da martedì a domenica ore 10.00-20.00
giovedì ore 10.00-23.00
lunedì chiuso
INGRESSO:
Museo + Mostra: € 8,00 – ridotto € 6,50
Mostra: € 6,50 – ridotto € 5,00
Scuole: € 3,50
VISITE ACCOMPAGNATE DA STORICI DELL’ARTE
da martedì a domenica ore 17.30
giovedì ore 17.30 e 21.00
di Barbara Novarese