Il soprano Barbara Hendricks a Torino

Gennaio 1, 2008 in Spettacoli da Marcella Trapani

Hendricks soprano

  • Il concerto del soprano Barbara Hendricks che si è svolto giovedì 20 dicembre all’Auditorium Toscanini di piazza Rossaro, è stato un evento straordinario. Questo sia per lo spessore dell’artista sia perché la Hendricks si è esibita in un repertorio “leggero” in uno spettacolo intitolato DA VIENNA A BROADWAY. La prima parte ha visto l’esecuzione di brani tratti da operette di J. Strass junior, F. Léhar e F. Liszt.

    Il soprano era accompagnato dall’Orchestra Sinfonica della RAI diretta dal maestro Wayne Marshall.

  • Nella seconda parte invece orchestra e soprano hanno eseguito pezzi di L. Bernstein tratti dall’operetta Candid, dal musical West Side Story (emozionanti le versioni di Tonightz e Somewhere!); il finale era affidato alle splendide musiche di G. Gershwin dal dramma musical Porgy and Bess.
  • Al termine una calorosa ovazione del pubblico ha riscaldato la fredda notte prenatalizia e ha chiuso le ultime note del concerto, mentre la Hendricks, con grande generosità, ha concesso due bis, di cui il secondo è stato il gospel Freedom. Scelta tanto più significativa dato che la Hendrix è nota anche per il suo impegno umanitario: si è dedicata per quasi vent’anni alla causa dei rifugiati ed è stata nominata dall’UNHCR, organismo delle Nazioni Unite, Ambasciatrice Onoraria per la Vita. Inoltre nel 2000 ha ricevuto il Premio per le Arti della Fondazione “Principes de Asturias” per la sua campagna a favore dei diritti umani e per il contributo del suo operato artistico al Patrimonio Culturale dell’Umanità.
  • Barbara Hendricks è nata in Arkansas, negli Stati uniti, ha debuttato nel 1974 e da allora ha interpretato più di venti ruoli in campo operistico. E’ tra gli artisti più ricercati in campo discografico ed ha realizzato più di ottanta registrazioni per le più importanti case discografiche di musica lirica. Ma in più, con la sua arte, esprime un calore umano e una partecipazione davvero rari.

    di Marcella Trapani