Il Rubino
Settembre 19, 2003 in Enogastronomia da Momy
E’ possibile trovare insieme, in una stessa sera, nello stesso borgo, ottimi vini (col Ghemme DOCG in prima fila), cibi sfiziosi in un ristorante di classe, un ambiente giovanile e raffinato in un wine bar all’avanguardia e un general manager di alta scuola…? Sì, certo, è sufficiente fare un salto in quella ruspante (e raffinata allo stesso tempo) provincia novarese patria di grandi vini e madre di sapori inconfondibili: per la precisione a Ghemme, e poi prendere un aperitivo al Wine Bar di via Garibaldi e per cena andare nel borgo trecentesco, all’Antico Ricetto. Se avete più tempo e decidete di trascorrere un week-end o anche solo un pomeriggio da queste parti, non perdetevi la visita al “Rubino”, l’azienda vinicola (e non solo!) diretta dal valente manager Alfredo Bertaccini. E veniamo a lui, al personaggio, fondatore, ideatore, presidente dell’azienda vinicola più lanciata della zona. Assorbite tre anni orsono le storiche cantine Brugo di Romagnano Sesia, il nuovo patron ha messo in atto una rivoluzione tecnologica e commerciale che è coronata con il premio per il miglior Ghemme DOCG alla Douja d’or del 2003. Un riconoscimento importante per il primo vino prodotto da “Il Rubino”, il primo di una lunga serie…. Considerato lo spirito d’iniziativa di Bertaccini, questo premio lo spronerà a fare sempre meglio, lanciandosi in nuove ed affascinanti sfide. Prima fra tutte, quella di diffondere tra un pubblico sempre più vasto la cultura del vino e della buona cucina.
Sono nati così, nel giro di pochi mesi, due locali che impreziosiscono Ghemme: il Wine Bar e l’Antico Ricetto. Due, per soddisfare tutte le esigenze dei buongustai e degli amanti del buon vino, dei più giovani e delle persone che con Bacco hanno un feeling di anni.
Il Wine Bar, locale che si trova nel centro storico di Ghemme, occupa tre piani di un rustico perfettamente restaurato e può ospitare sino a duecento persone. Qui l’azienda Il Rubino espone i propri vini, oltre a grandi firme e grandi frutti della vitivinicoltura italiana ed europea, accompagnandoli a gustosi snack e ad una vasta offerta di prodotti tipici del territorio. Per chi è meno tradizionalista, e vuole osare, ecco anche cocktail e wine-cocktail preparati al momento dagli abili barman. I prezzi del locale sono volutamente contenuti, per fidelizzare la clientela e consentire ai giovani di avvicinarsi nel miglior modo possibile a questo mondo.
Il vero punto di forza del Wine Bar è la versatilità: le varie sale possono ospitare gruppi di amici che vogliono trascorrere una piacevole serata in un ambiente giovane e dinamico, manager che discutono di affari di fronte ad un bicchiere di buon vino, fidanzatini romantici che sorseggiano uno chardonnay a lume di candela, esperti di vini che discutono della prossima vendemmia…
E, perché no, un corso di degustazione! Il 4 novembre questo locale ospiterà lo “start-up” del progetto Vinando [www.vinando.com], un’idea originale che non si prefigge di creare un degustatore professionista, bensì di passare qualche ora in compagnia, apprendendo l’uso degli strumenti per godersi meglio un calice di vino, per migliorare la capacità critica, per capire se un vino è buono o meno buono, per renderlo l’adeguato complemento alla tavola ed alla compagnia.
L’Antico Ricetto, fratellino minore (solo in termini di età, ovviamente!) del Wine Bar ha aperto i suoi battenti a inizio settembre, con una cena degustazione per pochi intimi (ebbene sì, ero tra gli eletti…), contraddistinta da una cucina tradizionale, spolverata qua e la di novelle cuisine e vini eccelsi.
Il locale si trova all’interno dell’incantevole ricetto di Ghemme, un borgo fortificato le cui origini risalgono al X secolo. E proprio alla riscoperta dei tempi passati mira Bertaccini, che si propone di recuperare le tradizioni culinarie ed enologiche di queste terre, accostandole ad una modernità raffinata e discreta. Le sale del ristorante sono piccole, per preservare quel senso di intimità che si respira all’interno del Ricetto, tra le viuzze strette con le strade lastricate, la musica medioevale e le finestre mignon.In ogni sala del locale si trovano riproduzioni degli affreschi della cappella di “Ca’ dei Santi”, le stesse che sono riportate sulle etichette dei vini prodotti e distribuiti da “Il Rubino”.
In cucina Maurizio Ferraris (già cuoco del famoso “Sorriso”) e Consuelo Cerri formano una coppia d’eccezione. In tutti i piatti del ricchissimo menù si riconosce il loro tocco personale: dal tonno di coniglio servito con una delicata salsa al vino bianco al piatto di salumi tipici in cui risalta qualche goccia di un pregiato aceto balsamico, dal risotto gorgonzola miele e noci alle lasagnette di mare allo zafferano, con la sfoglia tirata a mano, come facevano le nostre nonne.
I secondi non sono da meno: chi ama la carne non può non assaggiare la coscia d’oca cotta nel fieno (provata: una vera delizia!) o il filetto di manzo al Ghemme. Chi preferisce ilpesce può deliziarsi il palato con una tagliata di tonno con cipolle rosse o con un’escaloppe di branzino con finocchi e olive taggiasche.
I somellier, sempre presenti in sala, sapranno indicarvi il vino più adatto ad accompagnare queste prelibatezze.
Questo weekend il ristorante sarà uno dei teatri di In Vino Qualitas, fiera enogastronomica di prodotti tipici del novarese, organizzata dall’ATL di Novara.
I menù proposti accompagneranno la degustazione dei vini tipici della zona di Ghemme, primo fra tutti l’omonimo Ghemme, vino eccelso che può fregiarsi, unico della Provincia di Novara, dell’etichetta di DOCG.
I due giovani chef daranno il massimo per vincere la sfida “a colpi di forchetta” con gli altri ristoranti della zona che aderiscono alla manifestazione. Vi consigliamo di prenotare il vostro tavolo e di lasciarvi conquistare dalla magia del luogo, dalle delizie locali e dal nettare degli dei!
Il Rubino
di Monica Mautino