Il Giro delle Fiandre chiama l’Italia

Aprile 6, 2002 in Sport da Federico Danesi

Bruges

La Coppa del Mondo riprende domani con la prima delle classiche del Nord, il Giro delle Fiandre arrivato all’edizione numero 86. Partenza di Bruges e classico arrivo a Meerbeke, dopo 263 chilometri ricchi d’insidie in quella che è tra le più dure prove del mese tra Belgio, Francia e Olanda.

E’ la corsa dei “muri”. Il Molenberg, primo della lista, dopo 150 chilometri; superati di poco i 200 tornerà, dopo 15 anni di assenza, anche il terribile Koppenberg, il cui pavè è stato rimesso perfettamente in sesto: quasi 600 metri con una pendenza media dell’11,5% con una punta massima del 22. E in rapida successione, prima della fine, tante altre difficoltà, anche se, salvo sorprese, la corsa si deciderà sulle ascese finali, cominciando dal Leberg, che sarà seguito dal Berendries, dal Ternbosse, dal Grammont (noto più semplicemente come “Muur”, il muro per eccellenza) e dal Bosberg, il trampolino finale per chi volesse tentare un arrivo in solitaria, visto che si trova a soli undici chilometri dal traguardo finale.

Negli anni ’50 è stata la corsa di Fiorenzo Magni, non a caso soprannominato il “Leone delle Fiandre” per le sue tre vittorie consecutive, dal ’49 al ’51, ma gli italiani sono stati protagonisti anche nelle ultime edizioni. Emozionante quella di Gianni Bugno nel ’94, inattesa quella di Gianluca Bortolami in maglia Tacconi Sport lo scorso anno. Il lombardo era tra i protagonisti meno attesi, ma beffò tutti con una progressione finale negli ultimi cento metri da vero velocista.

Difficile che si arrivi ad uno sprint, come alla Sanremo, ma Mario Cipollini sarà al via, perché la maglia di leader in Coppa del Mondo va onorata e, possibilmente, difesa. Con lui la pattuglia italiana può farsi forza di diverse punte, da Paolo Bettini a Michele Bartoli, passando per Zanini, Baldato e Petacchi.

Ancora incerta la presenza di Oscar Freire, mentre Zabel vorrà vendicare lo smacco dell’apertura stagionale, anche se come al solito sono i ciclisti del Nord a raccogliere i maggiori consensi. Su tutti Peter Van Petegem, che qui vinse tre anni fa e giovedì si è aggiudicato la Tre Giorni di La Panne, e Johan Museeuw, già a segno due volte, alla sua ultima stagione da grande protagonista. Al via ci sarà anche Lance Armstrong che ha giurato di correre per dare una mano al suo amico Hincapie, ma nel Criterium International di sette giorni fa ha dimostrato di avere già una condizione invidiabile.

Gli appassionati italiani potranno seguire la corsa in diretta dalle 15.30 su Rai 3, oppure, per i più fortunati, dalle 14 su Eurosport.

di Federico Danesi