Il genio buono e il genio cattivo

Luglio 11, 2003 in Spettacoli da Roberto Canavesi

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Come ogni scuola che si rispetti anche quella del Teatro Stabile di Torino prevede per i propri studenti, a fine biennio, un primo momento di confronto con il pubblico sotto forma di saggio-spettacolo, occasione utile per i giovani attori in erba di cimentarsi con il palcoscenico e di poter applicare in pratica quello che è stato per due anni oggetto di studio.

Dopo il Tolstoj del precedente corso, questa volta il direttore della scuola e regista Mauro Avogadro ha scelto una commedia di Goldoni, Il genio buono e il genio cattivo, quale copione utile per vivere l’esperienza del saggio: a partire da questa sera, con repliche fino a giovedì 24 luglio, gli allievi si cimenteranno nell’originale spazio delle Fonderie Limone di Moncalieri, uno spazio attorno a cui il Teatro Stabile ha sempre “costruito” grandi progetti, molti dei quali, sembra, sono destinati a concretizzarsi a partire dalla prossima stagione. Resta comunque il fatto che, interpretando alternativamente tutti i ruoli della commedia, scritta a Parigi nel 1767, i giovani studenti avranno modo di ruotare nella spartizione dei personaggi con la possibilità di affrontare le diverse difficoltà che i singoli caratteri prospettano.

Per intreccio tipica commedia goldoniana, Il genio buono e il genio cattivo presenta nei suoi cinque atti una svariata gamma di viaggi in terra straniera e più o meno “fantastiche” avventure dove Arlecchino e Colombina entreranno in contatto con costumi ed abitudini di vita sufficienti a convincerli di aver trovato l’eden paradisiaco, il luogo dove sarà possibile concretizzare i propri sogni di felicità: echi gozziani si riscontrano negli elementi fantastici, incantesimi e mutazioni, che accompagnano le peripezie dei protagonisti mai come in questo caso accostabili a burattini di un teatro popolare segnato dalla presenza di maghe, fattucchiere, folletti e negromanti.

“Abbiamo scelto come ambientazione i primi anni del boom economico italiano – spiega Mauro Avogadro – per articolare un disegno diverso ma al tempo stesso molto pertinente al testo e per dare ai ragazzi un approccio particolare alla storia d’Italia degli ultimi cinquanta anni”: un’ex area industriale che si presta quale palcoscenico per una commedia settecentesca è certo idea suggestiva ed interessante, ancor più rafforzata dal carattere “itinerante” dell’allestimento con lo spettatore costretto a spostarsi in cinque luoghi diversi, uno per atto, all’interno delle Fonderie. E poi ancora il particolare approccio di fronte ad un linguaggio che è sempre molto concreto: “questo testo è scritto in italiano – conclude Avogadro – con pochi elementi dialettali. Si è potuto lavorare sulle battute in un modo che sarà utile in futuro ai giovani interpreti, la scelta di un testo poco conosciuto ha permesso quegli innocenti tradimenti necessari per delle scelte più libera, non registiche ma attente alla didattica”.

Il genio buono e il genio cattivo

Moncalieri, Limone Fonderie Teatrali

dall’11 al 24 luglio ore 21.45 con biglietti a 8 euro

Info e prenotazioni allo 011.547048.

di Carlo Goldoni: saggio-spettacolo degli allievi del III anno della scuola del TST. Costumi di Giovanna Buzzi, luci di Giancarlo Salvatori, regia di Mauro Avogadro.

di Roberto Canavesi