I suoni della natura messaggi per l’uomo, Barbadoro per Traspi.net

Aprile 24, 2012 in Attualità, Net Journal da Gino Steiner Strippoli

In occasione dell’antica Festa Celtica di Beltaine, che ricorre agli inizi di maggio, la Ecospirituality Foundation organizza il 5 maggio  dalle ore 20 al Parco della Mandria, a Dreamland, in via Giovanni Agnelli 2 a Fiano (Torino) la Meditazione del Plenilunio nel cerchio di Pietre, una celebrazione particolare, all’insegna del contatto con la Natura.
I partecipanti si raduneranno nel cerchio di pietre e, come succedeva nel cuore della foresta di Brocéliande in Bretagna, si fermeranno in una meditazione comune sotto la luna piena. La meditazione sarà guidata dalla musica del flauto di Giancarlo Barbadoro, che proprio dai druidi di Brocéliande ha appreso l’arte della Nah-sinnar, la “Musica del Vuoto”.

Il Plenilunio e la natura la musica e il flauto quali sono le corrispondenze?

“La Nah-sinnar – dichiara Giancarlo Barbadoro, musicista del LabGraal e fondatore della Ecospirituality Foundation – è detta anche la musica della Natura, poichè interpreta il messaggio dell’archetipo dell’origine dell’Universo. Un messaggio percepibile nella dimensione del Silenzio interiore, dove la musica e l’individuo si fondono nella sintonia con lo Shan, l’antico nome con cui i druidi definivano l’esistenza nella sua dimensione immateriale”.

Nella tradizione degli antichi Celti la musica aveva una importanza rilevante ed era al centro della loro concezione mistica dell’universo. Cosa ne  pensa lei?

Nei miti celtici il suono rappresenta la Causa Prima dell’esistenza, la vibrazione primigenia che ha  dato origine a tutto l’universo, creando ulteriori vibrazioni che hanno dato vita a tutto ciò che esiste in natura, consentendo la manifestazione dello stato di consapevolezza di ciascuna forma vivente. Per questo motivo gli sciamani dell’antico druidismo utilizzarono la musica per realizzare stati percettivi di coscienza superiori, esplorare le dimensioni segrete dell’universo e operare ad una terapeutica naturale per le patologie del corpo e della mente”.

La musica nasce dall’ascolto dei suoni che sono prodotti incessantemente dalla Natura.

E’ la Natura stessa che ha iniziato l’individuo alla pratica e alla conoscenza della musica. Troviamo la melodia ovunque: nell’acqua sussultante che scorre lungo i fiumi, o quella scrosciante e continua di una cascata. Ma anche nel vento che sussurra tra gli alberi, nel canto degli uccelli, nella possenza del tuono. I suoni rendono manifesta la Natura. Ci mettono in relazione con l’esistenza che ci circonda e la fanno sentire come un essere misterioso, la Madre Terra dei Nativi, che sussurra messaggi sconosciuti da decifrare.”

I suoni e la natura come messaggi?

Su questa constatazione gli antichi sciamani ritennero importante ascoltare i suoni della Natura per decifrare i messaggi che essa rivelava all’uomo.”

Legarono i suoni della Natura con l’idea simbolica degli Dei che sembravano dominare il mondo.

“A fronte delle proprietà divine della musica gli antichi sciamani inventarono quindi strumenti musicali per imparare il linguaggio degli Dei e quindi riprodurre il linguaggio musicale della Natura allo scopo di attuare una operatività magica sull’ambiente: richiamare la pioggia o il sole, attuare la terapia del corpo e dell’anima.Da questa esperienza è nata la Nah-sinnar, la musica della Natura. La musica che opera matematicamente nella sua struttura melodica  per invitare a vivere l’armonia della Natura secondo i suoi archetipi fondamentali.”

Quindi la Nah-sinnarnon è solo un fenomeno auditivo.

Infatti  i suoi suoni giungono alla nostra mente e si trasformano in emozioni, riportano in superficie ricordi dimenticati, aprono a percezioni non convenzionali e aprono una porta sull’Infinito. Gli sciamani compresero che la musica poteva comunicare all’individuo il più profondo messaggio della Natura: l’esperienza del Silenzio interiore. Il Silenzio era ritenuto infatti come la vera dimensione in cui si mostrava la realtà dello Shan, il Vuoto concettuale che non poteva essere percepito attraverso i sensi e l’immaginazione, ma solo attraverso la diretta esperienza dell’Io consapevole. Tutta la realtà è vivente e la musica è l’essenza segreta e intima del reale. Per questa sua proprietà la Nah-sinnar venne utilizzata per facilitare l’esperienza della meditazione.” 


Giancarlo Barbadoro

Giancarlo Barbadoro, scrittore e musicista, ha sviluppato l’arte della Nah-sinnar in una personale esperienza nata dall’incontro con i druidi della magica foresta di Broceliande, nel cuore della Bretagna, che lo hanno guidato nell’approfondimento spirituale, storico e musicale della conoscenza del flauto.

Nell’appuntamento del plenilunio nel grande cerchio di pietre di Dreamland, il flauto di Giancarlo accompagnerà il pubblico in un percorso interiore alla ricerca del Silenzio e del Bien-être, una serata per  assaporare l’atmosfera dei miti celtici in una dimensione di armonia e contatto con la Natura.

Per informazioni www.kemovad.org     www.eco-spirituality.org e tel. 011 530 846 – 9234 625.