Himalaya bianco e nero

Novembre 7, 2003 in Arte da Marinella Fugazza

TakeshiIl Museo Nazionale della Montagna di Torino ha allestito, all’interno delle sue sale, una mostra inaugurata il 26 settembre che si protrarrà fino al 25 gennaio 2004. La fotografia è l’arte scelta per rappresentare l’”HIMALAYA BIANCO E NERO” e gli scatti sono ad opera del fotografo giapponese Takeshi Mizukoshi. Si tratta di una mostra fotografica di grande interesse, un nuovo viaggio nell’estetica raffinata della fotografia giapponese, già esplorata negli anni passati con alcune iniziative di successo. Infatti lo stesso autore ha già collaborato con il Museo nel 1998, quando alcune sue immagini furono selezionate per la mostra “Alpi Giapponesi, fotografi di montagne lontane” e nel 1999 per la mostra “Impressioni di viaggio, quattro fotografi stranieri nelle valli torinesi”.

La mostra attuale propone settanta stampe rigorosamente in bianco e nero, di grande qualità, con le quali l’autore ribadisce due dei suoi principi fondamentali: un’oggettività onesta e chiara e la rigida esclusione di una qualsiasi presenza umana. L’esperienza alpinistica del fotografo rende i suoi scatti privi di quel messaggio lirico e romantico che pervade le opere di molti autori suoi conterranei. Qui lo stato d’animo è in perfetta sintonia con l’intensità desolata di quegli ambienti, con la roccia, il ghiaccio e i pendii innevati quasi verticali, a picco su paurosi precipizi.

Guardando le foto delle pareti più incombenti si ha la chiara percezione di una possibile ed imminente tragedia, come se si fosse realmente alla loro base. Ma non c’è solo tensione: c’è anche lo sguardo sul puro splendore dei colossi dell’Himalaya e del Karakorum; o l’entusiasmo per le architetture prodigiose proposte dalla natura. Ci sono i nomi famosi, le cime più alte del pianeta, come il K2, il Nanga Parbat, il Daulaghiri, il Lhotse o l’Everest, ma ci sono anche tante vette meno conosciute di 6000 o 7000 metri, alcune addirittura senza nome, che dal punto di vista estetico, e forse anche alpinistico, hanno ben poco da invidiare alle “sorelle” più grandi. Un insieme articolato di soggetti reso compatto e unitario dalle rigorose scelte estetiche dell’autore, come dalle splendide stampe dai toni forti e dal contrasto elevato. Grazie a questi elementi è evidente come ogni singola foto non sia altro che un piccolo tassello di un disegno più ampio che, come dice lo stesso fotografo, non è stato solo il tentativo di immortalare l’immenso fascino dell’Himalaya, ma un vero e proprio percorso di ricerca interiore.

Come di consueto l’esposizione è corredata da un catalogo edito nella collana “Cahiers Museomontagna”, che riproduce tutte le immagini proposte dalla mostra. Curato, come la mostra stessa, dal famoso orientalista e scrittore Fosco Maraini, propone saggi di Maraini stesso, di Makoto Sugimoto, il maggior esperto giapponese di fotografia e dell’autore Takeshi Mizukoshi.

Himalaya bianco e nero

Torino, Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”

Via G. Giardino 39 – Monte dei Cappuccini

26 settembre 2003 – 25 gennaio 2004

Orario : tutti i giorni 9.00 – 19.00

Informazioni: 011/6604104

www.museomontagna.org

di Marinella Fugazza