Grinzane Hanbury

Luglio 3, 2003 in Medley da Stefano Mola

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Sabato 5 luglio, alle 17:30, a villa Hanbury (Ventimiglia) si terrà la cerimonia di premiazione della XI edizione del Premio Grinzane Giardini Botanici Hanbury, dedicato a libri che hanno a che fare in senso lato con il giardino.

Il giardino è un tentativo di ordinare la natura secondo desideri, teorie, necessità. È quindi una costruzione di senso, un modo di immaginare o vagheggiare un paesaggio che prima non c’era. Un mondo a nostra misura. Sono tutte cose che in genere si cerca di fare o trovare coi libri. Dove ci sono storie che vorremmo vivere e che non viviamo, oppure mondi che immaginiamo. Dove possiamo osservare esternamente la concatenazione della trama, sapendo che da qualche parte c’è un senso o un esito (cose non sempre garantite nelle nostre vicende).

Quindi, incontrare libri che parlano direttamente o in senso lato, di giardini, può essere assai fecondo. Ecco quelli che sono stati scelti dalla giuria del premio, presieduta da Marella Agnelli.

Per la sezione libri di narrativa vince Pia Pera con “L’orto di un perdigiorno” (Ponte alle Grazie editore). L’autrice racconta la sua esperienza di ritorno alla campagna. Trasferitasi in un podere, scopre il suo analfabetismo agreste. Il libro racconta il suo apprendistato del mondo naturale, le amicizie e i maestri che le trasmettono esperienza. E soprattutto, la scoperta di una felicità mai assaporata.

Nella sezione dedicata ai libri di botanica o architettura riguardanti la cultura dei giardini e dei fiori il premio va a “Il Giardino dei semplici” di Fabio Garbari, Lucia Tongiorgi Tomasi, Alessandro Tosi (Edizioni Plus). Creato nel 1544, il Giardino dei Semplici è uno dei luoghi che hanno contribuito ad accrescere la fama di Pisa nel mondo. Legato all’Università, fu un centro di ricerca all’avanguardia, affiancando agli studi botanici la produzione di immagini naturalistiche. Questo volume ne ricostruisce la storia con l’apporto di diverse competenze culturali, scientifiche, storiche e storico-artistiche.

Infine per la sezione riservata alla storia del giardino e del paesaggio mediterraneo, vince “Il giardino e la memoria del mondo” a cura di Giuliana Baldan Zenoni-Politeo, Antonella Casagrande (Leo S. Olschki editore). Una raccolta di saggi divisi in quattro sezioni, un invito a pensare al giardino e al paesaggio come a luoghi in cui si conserva la memoria collettiva di un territorio. Dalla possibilità della creazione nell’arte contemporanea del giardino e del paesaggio al ruolo che in essa hanno i paesaggisti, dalla questione della conservazione del patrimonio culturale e della valorizzazione degli spazi vissuti del quotidiano alla necessità di assumere un vero pensiero ecologico.

La giuria ha inoltre segnalato “Elogio alla rosa. Da Archiloco ai poeti d’oggi”, a cura di Carla Poma (Einaudi Tascabili) e “Giardini e ville del Lago Maggiore. Un paesaggio culturale tra Ottocento e Novecento”, a cura di Renata Lodari (Edizioni Museo del Paesaggio, Centro Studi Piemontesi), che riceveranno un premio speciale.

Alle 16.30 aprirà la giornata un convegno dedicato a “Il parco culturale del Premio Grinzane Cavour. Idee per un progetto”. Coordinerà il fresco vincitore del premio Grinzane 2003 Boris Biancheri (coordinatore) e interverranno Annalisa Maniglio Calcagno, Massimo Venturi Ferriolo, Nico Orengo e Giuliano Soria. Per saperne di più sul parco culturale, ciccate qui

di Stefano Mola