Grinzane 2006: designati i finalisti
Gennaio 22, 2006 in Attualità da Stefano Mola
VENTICINQUE
Dopo gli aperitivi a base di caviale (Grinzane Mosca) e champagne (Grinzane Parigi) ecco l’apertura ufficiale dell’edizione venticinque per il Premio Grinzane Cavour. Il palco, come spesso in questi anni, è quello del Teatro Carignano, gremito degli studenti che, leggendo i libri, decreteranno i vincitori. Ma non corriamo troppo avanti, il 17 Giugno, data della cerimonia di premiazione, al castello di Grinzane Cavour, è ancora lontano e ci aspettano mesi intensi e come sempre pieni di iniziative (non dimentichiamo che la nostra città da Aprile sarà anche capitale mondiale del libro). Dopo l’apertura di un giustamente soddisfatto Giuliano Soria, che ha ringraziato tutte le istituzioni sostenitrici del premio (in particolare la Regione e la Fondazione CRT), la consueta sfilata di autorità.
Tra i vari interventi, segnaliamo che Alessandro Altamura, presidente del consiglio comunale di Torino, ha consegnato a Soria una targa a nome della città e che Walter Giuliano, assessore alla cultura della Provincia, ha lanciato una piccola ma stimolante provocazione. Proprio nel momento in cui il Grinzane ha con successo organizzato il convegno Scrittura svelata dedicato alle donne scrittrici del mondo arabo, Giuliano ha invitato a inserire nella giuria di designazione (interamente maschile) qualche rappresentante dell’altra metà del cielo.
I FINALISTI
Sono stati annunciati dal presidente della giuria dei letterati, Lorenzo Mondo. Stando alle sue parole, sono il risultato di una discussione serrata e animata. Ma veniamo subito ai nomi.
Per la categoria narrativa italiana, concorreranno alla vittoria finale:
Per la categoria narrativa straniera
Sono stati inoltre annunciati due vincitori ex-equo per il Premio Autore Esordiente:
GLI ALTRI PREMI
Come già anticipato, Assia Djebar ha ricevuto il Premio per la lettura – Fondazione CRT. Nel suo bell’intervento, la Djebar ha raccontato la sua prima esperienza di lettrice (il pianto sulle pagine di Senza famiglia). Una commossa e concitata Isabella Camera d’Afflitto ha ricevuto il Premio per la traduzione, vissuto come coronamento di una vita di studio e lavoro, condiviso con tutti coloro che hanno con passione e di fronte a grandi difficoltà cercato di diffondere la letteratura araba in occidente. Infine, una sorridente, simpaticissima e combattiva Rigoberta Menchú, oltre a firmare il libro della tregua olimpica, ha ricevuto il Premio speciale 25 anni, auspicando una maggiore presenza delle donne in posizioni di responsabilità politica. Suspence invece relativamente per il Premio Internazionale, il cui vincitore verrà designato nei prossimi mesi.
E ADESSO
…come sempre, potrete scoprire le recensioni di tutti i libri finalisti su queste pagine. A presto
di Stefano Mola