Giro di Lombardia
Ottobre 19, 2001 in Sport da Federico Danesi
La lunga stagione del ciclismo si chiude domani con il Giro di Lombardia, edizione numero 95. Difficilmente sarà gara decisiva per l’assegnazione della maglia, visto il vantaggio che l’olandese Dekker (318 punti) ha su Zabel (250) e Vainsteins (229), ma comunque la classica d’autunno sarà corsa dura per un percorso che non concede tregua e per condizioni atmosferiche che si annunciano difficili.
La partenza da Varese è fissata per le 10.10. Da Olgiate Comasco (chilometro 15), in poi sarà tutto un saliscendi micidiale, con la prima ascesa importante alla Madonna del Ghisallo, passando dai 280 metri di Regatola ai 754 della vetta, posta al chilometro 72. I corridori troveranno ancora il Colle di Brianza (quota 558) e il Colle del Gallo prima di arrivare alla scalata che dovrebbe creare selezione, quella di Selvino.
Da Nembro alla vetta di Selvino sono 653 metri di dislivello in soli 12 chilometri, con punte del 10% e al traguardo di Bergamo mancheranno ancora 56 chilometri. Lunga discesa sino a Zogno, inframmezzata dalla salitella di Bracca, inserita dagli organizzatori all’ultimo momento a causa di una frana, e nuova impennata verso Berbenno, quota 665. Primo passaggio da Bergamo a sette chilometri dalla fine e ultima difficoltà con la breve ascesa a Largo Colle Aperto, prima di giungere al traguardo di Piazza Matteotti, dove l’arrivo è pèrevisto verso le 16.30. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Saranno 23 le squadre al via, con tutte le italiane e le migliori straniere, tra le quali anche la Selle Italia Pacific di Gianni Savio, invitata come wild-card. Ci sarà anche il campione del mondo, Oscar Freire Gomez, anche se il percorso poco si adatta alle sue caratteristiche, ma gli occhi saranno soprattutto puntati sui nostri. E’ la prima vera prova per i nostri, usciti con le ossa rotte dalla gara di Lisbona, vittime di tradimenti e rincorse assurde: il più atteso è Gilberto Simoni, parso in gran forma domenica scorsa, che ha terreno adatto per scattare. Con lui sicuri protagonisti Di Luca, Rebellin, Casagrande, Figueras e Mazzoleni. Ci sarà anche Paolo Lanfranchi, vittima in questi giorni di un vero linciaggio morale per il presunto aiuto offerto domenica scorsa a Freire con l’inseguimento a Simoni in fuga.
di Federico Danesi