Una vita vissuta fino in fondo, quella del tenebroso Fred. Baffo alla Clark Gable, brillantina sul capello, sigaretta a penzoloni all’angolo della bocca, in mano il solito bicchiere di whisky on the rocks: è questo il ritratto del cantante mito degli anni 50. Le sue canzoni sono entrate di diritto nel patrimonio della storia della musica italiana. Da ‘Eri piccola così’ a ‘Che bambola’, un’intera generazione si è innamorata con le sue note in sottofondo.

Dal 22 novembre Fred Buscaglione viene ricordato nella sua Torino, con una serie di iniziative realizzate per celebrare l’ottantesimo anniversario della sua nascita, avvenuta il 23 novembre del 1921. L’evento è stato organizzato da Documentary in Europe con il contributo della Regione Piemonte.

Quando morì in un incidente automobilistico, Fred Buscaglione era all’apice della fama e del successo. Ma anche nella morte, giunta in una fredda alba di febbraio, mentre si trovava alla guida della sua decappottabile americana, non riuscì ad abbandonare il personaggio che un po’ per volta la scena, il mondo dello spettacolo, la vita, gli avevano cucito addosso: il gangster americano dal grilletto facile e il bicchiere di whisky perennemente in mano. Malgrado apparisse estremamente convincente nel suo ruolo perenne di duro ironico, malgrado fosse vincolato alle canzonette stravaganti, sotto la superficie i racconti di chi lo conobbe ci parlano di un galantuomo, un musicista di livello altissimo, un ragazzo timido. Quanto segue è il programma della rassegna.

Il programma delle manifestazioni