Euro: come sopravvivere
Dicembre 2, 2001 in Medley da Redazione
Il 1° gennaio 1999 è nato ufficialmente l’Euro. In tale data sono stati fissati i cambi irrevocabili delle monete dei seguenti paesi appartenenti all’Unione Economica Monetaria: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Spagna; ad essi è aggiunta (a partire dal 1° gennaio 2001) la Grecia. Da tale data l’euro è diventato a tutti gli effetti una valuta di diritto.
Il passaggio definitivo all’euro avverrà il 1° gennaio 2002; esso presenta parecchi aspetti burocratici che comportano una serie ben precisa di operazioni: la preparazione delle monete, i piani di sostituzione del contante, il trasporto dei fondi, lo stoccaggio delle valute, la lotta contro la contraffazione, la politica dei prezzi in euro, il trattamento del rischio di rialzo dei costi e la sensibilizzazione dei cittadini. Gli organismi cui è demandato il compito di gestire questi aspetti sono principalmente la Banca Centrale Europea, coadiuvata dalle Banche Nazionali dei singoli paesi membri (che formano insieme alla Banca Centrale Europea il Sistema Europeo delle Banche Centrali), e la Commissione Europea, con compiti di supervisione e coordinamento.
Fino al 31 dicembre 2001 l’euro potrà essere solamente utilizzato per forme di pagamento e riscossione che non avvengono in contanti (es. bonifici, assegni, carte di credito, bancomat, ecc.), mentre a partire dal 1° gennaio 2002 inizierà a circolare in forma cartacea, sostituendo progressivamente le singole monete nazionali.
Nella maggior parte degli Stati appartenenti all’eurozona vi sarà un periodo di tolleranza delle monete e delle banconote nazionali di otto settimane al massimo (per l’Italia il periodo di doppia circolazione finirà il 28 febbraio 2002). Durante il periodo di doppia circolazione (1° gennaio 2002 – 28 febbraio 2002) i consumatori potranno effettuare pagamenti in contanti utilizzando indifferentemente sia gli euro sia le lire.
E’ opportuno ricordare che le lire potranno essere cambiate in euro presso gli sportelli bancari o gli uffici postali fino al 28 febbraio 2002. Fino al 30 giugno 2002 le banche potranno scegliere se convertire ancora in euro le ultime monete o banconote in lire; successivamente i ritardatari avranno tempo per la conversione sino al 1° marzo 2012, ma solo presso gli sportelli delle filiali della Banca d’Italia.
Tra poche settimane, quindi, in Europa si svolgerà la più grande operazione di cambiamento di moneta della storia e riguarda circa ben trecento milioni di persone. Le imprese devono rapidamente adattare le loro attrezzature, prepararsi ad utilizzare la nuova moneta e a trarre il maggior profitto possibile dalla concorrenza sul grande mercato europeo, che risulta aumentata dalla maggiore trasparenza dei prezzi. I consumatori devono imparare a familiarizzare con l’euro e ad impegnarsi per ricostruire una nuova scala di valori.
Si pensi che nell’Unione Europea attualmente circolano 97 monete metalliche e 82 diverse banconote, mentre nell’area euro, al termine della fase di doppia circolazione delle valute, saranno utilizzate soltanto otto monete metalliche e sette banconote.
Schema di sintesi della conversione euro/lira per monete e banconote
Monete
1 Eurocent – 19,36 L.
2 Eurocent – 38,73 L.
5 Eurocent – 96,81 L.
10 Eurocent – 193,63 L.
20 Eurocent – 387,25 L.
50 Eurocent – 968,13 L.
1 Euro – 1.936,27 L.
2 Euro – 3.872,54 L.
Banconote
5 Euro – 9.681,35 L.
10 Euro – 19.362,70 L.
20 Euro – 38.725,40 L.
50 Euro – 96.813,50 L.
100 Euro – 193.627 L.
200 Euro – 387.254 L.
500 Euro – 968.135 L.
La conversione delle somme in euro, partendo da importi in lire, avviene attraverso la divisione dell’importo in lire per il tasso fisso di conversione, 1 euro = 1936,27 lire.
I prezzi così ottenuti devono essere arrotondati alla seconda cifra dopo la virgola, perché l’introduzione della nuova moneta europea prevede il ricorso ai centesimi.
Le regole per l’arrotondamento si applicano alla terza cifra decimale. Se è compresa tra 0 e 4, il prezzo viene arrotondato per difetto e dunque la seconda cifra resta invariata; per esempio 15,1346 euro si arrotonda a 15,13 euro.
Se la terza cifra dopo la virgola è equivalente o superiore a 5 (cioè tra 5 e 9) il prezzo è arrotondato per eccesso e la seconda cifra dopo la virgola viene elevata di una unità; per esempio 15,1377 euro si arrotonda a 15,14 euro.
Esempi di prezzi espressi in euro
Articolo |
Lire |
Euro |
Fiammiferi |
350 |
0,18 |
Un francobollo |
850 |
0,44 |
Caffè |
1.500 |
0,77 |
Quotidiano |
1.500 |
0,77 |
Pane (1kg) |
3.500 |
1,81 |
Latte (1 litro) |
2.000 |
1,03 |
Pellicola fotografica |
8.000 |
4,13 |
Cinema |
12.000 |
6,20 |
Un libro |
15.000 |
7,75 |
Cd musica |
38.000 |
19,63 |
Scarpe |
120.000 |
61,97 |
Stipendio medio |
2.000.000 |
1.032,91 |
Automobile |
25.000.000 |
12.911,42 |
Appartamento |
180.000.000 |
92.962,24 |