ECO98 : SALVATI

Gennaio 20, 2011 in Musica da Gino Steiner Strippoli

ECO_band“Salvati almeno tu che sei più economico di me salvati almeno tu che sei più economico di me mi sento subito circondato dalle cose a cui date vita mi sento subito circondato dalle cose che lasciate vivere ma le cose non esistono esiste solo ciò che rappresentano le cose non esistono esiste solo ciò che rappresentano…” Un intro poetico modernista quanto basta per far cadere le attenzioni acustico letterarie su una nuova band gli ECO98 con l’album Salvati. Un lavoro che si getta nel mondo della discografia come uno sciame di uova contro una parete poco colorata. Anche se poi le uova tendono a marcire, rimangono le macchie sul muro, a prova di piogge torrenziali e vento. Sempre meglio che rimanere davanti al muro senza poter muovere un dito. In qualche maniera fare un disco implica non esitare mai.

Implica rischiare tutto. Oggi non è forse facile come un tempo e sicuramente sarà difficile trovare il disco dell’Eco98 tra vent’anni in un mercatino dell’usato. Ma è giusto oggi scommettere su questi quattro ragazzi: Fabio Galvagno , voci e chitarre, Alessandro Denti, chitarre e sinth, Marco Crippa , bassi, e Giuseppe Gagliardi alle batterie. Un progetto che nasce nell’inverno del 2000. Dopo le esibizioni live tra le domande che il pubblico ha sempre rivolto ai “ragazzi” è inevitabilmente il significato e l’origine del nome della band.Già perché Eco98?

La risposta risiede nella sua casualità, s’è possibile nella maniera in cui non è nato. Alle prese con la compilazione di un tagliando che avrebbe permesso loro di ottenere degli sconti in una sala prove di Monza, alla voce “nome della band” scrissero Eco98; a tutti piacque e dal quel momento per quale motivo lo avrebbero dovuto cambiare?

Dai primi “vagiti musicali” ad oggi, concerto dopo concerto, la band ha assunto una sua dimensione ricca di eccitazione live dove l’espressione musicale è più vera e energica. Insomma una band che si realizza molto quando deve riempire di suoni teatri, club e festival.

ECO_locandinaOgni concerto è vissuto dall’Eco98 come un’esperienza unica con un continuo dare e ricevere; una nuova occasione di vivere e far vivere stimoli. Gli Eco98 hanno iniziato solo nel 2003 a lavorare sui brani che sarebbero poi stati incisi su un primo demo amatoriale sino ad arrivare a registrare nel 2005 cinque canzoni negli studi Frequenze di Monza.

Nel 2007 conclusero una nuova demo, sempre composta da cinque canzoni. Dopo svariate vicissitudini che possono caratterizzare la crescita di una band come le aperture dei concerti di Baustelle, Luca Urbani, One Dimensional Man, Marta sui Tubi e Moltheni, gli Eco98 rompono gli indugi e si catapultano negli studi di registrazione nel 2009 per realizzare il loro primo album. Un parto durato oltre un anno ma in realtà un album registrato in presa diretta in soli sette giorni all’FM Studio. Il contenuto del lavoro è dettato da incontri e scontri, piccoli demoni, delucidazioni e considerazioni fuggevoli. Ogni brano è condito da persone, animali e cose. Il titolo, che corrisponde al pezzo d’apertura dell’album, è da considerarsi uno spassionato consiglio. Crudo e duro anche “Settimane mesi anni”: “ … e se per me il buio fosse luce, e se per me il freddo fosse caldo , e se per me il letame profumasse, e se per me fosse da odiare, chiunque amasse, e se per me la speranza fosse la prima a morire, e se dietro i miei occhiali il mondo fosse tutto viola, e se per me l’ ombrello servisse a coprire , chi per un attimo solo non si vuole far capire, capire, capire, capire”.

Un ottimo risultato chiamato Salvati che contiene 12 tracce “impossibili” e verrà pubblicato da Frequenze Records/Discipline (con distribuzione Venus) Venerdì 21 Gennaio 2011.

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di Gino Steiner Strippoli