E tu chi sei?
Febbraio 4, 2008 in Spettacoli da Stefania Martini
La Compagnia 3001, in collaborazione con Sistema Teatro Torino, Regione Piemonte e Città di Torino, porta in scena E tu chi sei? spettacolo scritto e diretto da Alberto Gozzi, imperniato su un caso di Alzheimer.
Una madre settantenne e la terribile malattia.
I suoi figli e la terribile malattia.
Come sottolinea il regista: Lei non è in scena, la intravediamo appena. Qualche volta gli occhi, o uno scorcio della nuca. un particolare della pettinatura, o la bocca. Non è in scena questa Lei che viene sempre e soltanto chiamata Lei, ma è al centro.
Perché lei è il PROBLEMA che la famiglia deve affrontare.
Lei, pur nella sua aleatoria trasparenza, è un reagente che costringe ad uscire allo scoperto i personaggi, cioè i figli. Tre adulti che hanno fatto la loro strada (arrivando anche molto lontano) e che adesso ritornano a casa, come tutti gli anni, per il Natale ormai prossimo. In realtà si tratta di una riunione di famiglia decisiva. Per ora siamo ancora agli inizi ma la situazione è destinata a peggiorare, l’Alzheimer non lascia nessun margine all’ottimismo, bisogna prendere decisioni adesso che la malattia non è ancora al suo culmine.
Le decisioni.
Le strutture pubbliche e il dover fare da sé.
Il denaro.
Il dare e l’avere.
I rendiconti, che non sono mai soltanto economici. Nonostante la pretesa razionalità delle cifre, affiorano racconti, attriti, e ritornano anche accadimenti che negli anni si sono trasformati in icone sbiadite e non più nominate.
Sulla scena – leggera, quasi immateriale – si combinano frammenti lontani e tempo presente organizzandosi, nonostante il doloroso perno centrale, in una straniata commedia familiare.
Ed è proprio strappando un sorriso che la Compagnia 3001 vuol portare sì lo spettatore a riflettere sul tema di una malattia che coinvolge tutti, malati e familiari, personale medico e sanitario, ma soprattutto a coinvolgerlo tramite emozioni dirette filtrate dai nostri sensi.
Una rappresentazione che trasmetta il dramma esistenziale e relazionale, quindi, espressa attraverso la voce, il canto, la musica e il corpo degli artisti presenti in scena.
Normalmente i malati di Alzheimer vengono assistiti a domicilio, dalla famiglia. Per i familiari ciò rappresenta un grande impegno psicologico e fisico, che si prolunga per molti anni.
La malattia può sconvolgere la famiglia; spesso riduce i suoi membri all’isolamento sociale; pone gravi problemi legali e finanziari; impone decisioni difficili e complessi problemi organizzativi.
In questa ottica, evidenzia il Dottor Piero Secreto, Geriatra presso l’Istituto di Geriatria, A.S.O. San Giovanni Battista “Molinette” di Torino grande rilevanza assume l’aiuto che deve essere garantito ai familiari sia sotto forma di ricoveri di sollievo programmati, sia fornendo informazioni esaustive sulla malattia, sulle caratteristiche della disabilità che essa produce, sui servizi disponibili, sull’aiuto economico.
L’assistenza ai malati di Alzheimer si configura come una attività che per un numero importante di familiari, si somma allo svolgimento di altri ruoli professionali, familiari, genitoriali, con tutte le conseguenze che ciò comporta sulla dimensione affettiva, sulla disponibilità di tempo, sullo stress psicofisico.
Risulta quindi evidente come sia importante, al fine di ottimizzare le potenzialità familiari, indirizzare correttamente gli aiuti sociali e, non ultimo, garantire al malato il miglior livello di assistenza possibile.
E tu chi sei?
Dal 5 al 7 febbraio, ore 21.
CAVALERIZZA REALE, Via Verdi, 9 – Torino
Con Margherita Casalino, Donatella Cinà, Gianluigi Pizzetti;
Viviana Polic e Anna Bonasso (voce)
Dorella Gigliotti e la piccola Elisa/Giulia
Produzione esecutiva: Emilio Gigliotti
Luci: Agostino Nardella
Immagini e suono: Luca Boggio
Scenografia e costumi: Catherine Chanoux
BIGLIETTO 7,00 euro
Prevendite presso: Teatro Baretti – Via Baretti, 4 – Torino
Prenotazioni: 011/ 655187
di Stefania Martini