Donne e Gauguin

Aprile 8, 2010 in Arte da Redazione

“Donne magiche donne che sorridono

Dolce mistero il tempo non le cambierà……”
Grazie di Michele, “Le ragazze di Gauguin”

Gauguin«Parto per starmene tranquillo lontano dalla civiltà. Voglio fare dell’arte semplice, molto semplice; per questo ho bisogno di ritrovare le mie forze a contatto con la natura ancora vergine, di vedere solo selvaggi e vivere la loro vita, senz’altra preoccupazione che tradurre con la semplicità di un bambino le fantasie della mente con gli unici mezzi veri ed efficaci: quelli dell’arte primitiva.»

Così scrive Paul Gauguin, artista geniale e ribelle, prima di abbandonare il lavoro e la famiglia per “fuggire” in luoghi solitari e selvaggi della Polinesia, alla ricerca di un mondo nuovo e primitivo in cui esistono ancora i valori spirituali.

La sua permanenza prima ad Tahiti poi alle isole le Marchesi, gli consente di raggiungere il suo ideale e contemporaneamente permette all’occidente di scoprire che esistono dei campi inesplorati per l’arte.

I quadri del periodo Taitiano (dal 1891 al 1893) hanno una visione avvincente dell’esotismo tahitiano: sono opere dai colori vivaci scelti allo scopo di rendere degli stati d’animo piuttosto che la realtà.

I soggetti preferiti di quel periodo sono le donne polinesiane, che rappresentano una natura libera, felice e rigogliosa, sono manifestazione di sensualità esotica, icone del mito dell’evasione, di un Eden da ritrovare attraversando oceani.

Nelle tele di Gauguin troviamo profumi, ritmi, silenzi e quei colori brillanti di un mondo incontaminato dove l’arte fagocita la bellezza autentica, attraverso le espressioni intense e dolci delle donne da lui ritratte.

La stessa intensità e stati d’animo che ci propone con le sue riproduzioni Gian Mario Regge, noto medico-artista.

Le donne da lui proposte sono un’emozione di serenità e compostezza incredibili.

Osservandole ,ogni donna per un attimo può pensare di essere lei stessa una donna di Gaugin.

Donne e Gauguin

Dal 25 marzo al 6 maggio 2010

LA SMARRITA,

Via Cesare Battisti 17, Torino.

di Redazione