Dentro l’arte. Indagini sulla pittura

Ottobre 10, 2004 in Libri da Sandra Origliasso

Titolo: Dentro l’arte. Indagini sulla pittura
Autore: Ave Appiano
Casa editrice: Ananke
Prezzo: € 17.50
Pagine: 206

Ave AppianoAffacciarsi alla finestra dell’arte di questi tempi non è un’impresa facile. Addentrasi nei misteri di quadri dipinti due o tre secoli fa presuppone un lavoro di analisi dei particolari e d’interpretazione storica senza fine. Procedimento, dicevamo, non semplice negli anni dell’immagine esplicita e veloce. Ci ha provato Ave Appiano, autrice di “Dentro l’arte. Indagini sulla pittura” (Ananke Editore) impostando il suo ultimo libro come una guida ad una comprensione dell’arte che deve innanzitutto costituire “un mezzo di potenziamento della propria crescita interiore” a premessa di un atteggiamento attivo e aperto da parte di chi fruisce di un dipinto o una scultura. Dopo aver affrontato tematiche pertinenti alla composizione, il colore, le allegorie, lo spazio e il tempo di un’opera d’arte- e, ancora, ad argomenti più teorici come il restauro e la storia del motivo pittorico- l’autrice arriva a costruire un ipertesto per la facciata della Chiesa di Santa Maria Novella consultabile all’indirizzo: www.smnovella.ananke-edizioni.com

Come ti è venuta l’idea di scrivere un libro sull’analisi artistica?

Tutti i miei libri sono nati da idee folgoranti. In una delle mie recenti visite agli Uffizi ho “incontrato” i capolavori del Botticelli. Ho vissuto un momento magico nel vedere come i gesti e gli sguardi dei visitatori fossero in osmosi con le Veneri botticelliane.

Nel libro parli di grandi artisti come Degas, Kandinskij, Velàzquez e Botticelli. Quali opere, tra quelle illustrate nel volume, preferisci?

Non parlerei di una vera e propria preferenza, ma di tre opere significative che mi hanno ispirato nella scrittura di “Dentro l’arte”. Queste sono “Il ritorno del figliol prodigo” di Rembrandt dove la riflessione allo specchio delle parti destra e sinistra anticipa fortemente le teorie delle neuroscienze; “Le due sorelle” di Felice Casorati che riprende pur con un altro significato la rappresentazione della forma e dello spazio delle “Due dame veneziane” di Vittore Carpaccio; “Nobiltà e virtù” quadro che Giambattista Tiepolo realizzò nel 1744 su committenza della famiglia veneziana dei Barbarigo. Egli, secondo la mia opinione, fu straordinario anticipatore dei cieli cinematografici hollywoodiani.

Ritieni che le idee contenute in questo volume siano condivisibili dai critici?

Nel libro ho cercato di fornire un’idea ampia d’ interpretazione artistica. Infatti, ho fatto interagire la semiotica con altre discipline come la storia dell’arte, l’iconologia, l’arte sociale e la didattica. Ma per entrare nell’opera d’arte è indispensabile possedere anche un’intuizione sintetica e una sconfinata passione.

Perché hai scelto di pubblicare questo e il libro precedente, Il Giardino dipinto, con un piccolo editore?

I grandi editori sono agganciati a delle reti politiche che rifiuto. Poi c’è da dire che Ananke ha accolto con favore il progetto sul giardino mantenendo un prezzo basso perché destinato agli studenti universitari.

Hai intenzione di pubblicare altri libri?

Certo. In futuro mi appoggerò ancora ad Ananke, anche se ora sto lavorando ad un progetto con l’editore Carocci.

AVE APPIANO è docente di Comunicazione visiva e di Teorie dell’immagine presso l’università degli studi di Torino. I volumi pubblicati sono parecchi e fra i più recenti segnaliamo: “Estetica del rottame” (Meltemi 1999); “Bello da mangiare” (Meltemi 2000); “Musei in tasca” (Carocci 2002); “Il giardino dipinto” (Ananke 2002)

di Sandra Origliasso