De Cecco e Kamut: binomio vincente

Ottobre 28, 2006 in Enogastronomia da Momy

FUSILLI KAMUTHa fatto il suo esordio ieri al Salone del Gusto di Torino la prima produzione industriale di pasta di Kamut. Questo cereale è un antenato del grano duro moderno. È stato scoperto, migliaia di anni fa, nella “mezzaluna fertile”, ovvero la regione del Vicino Oriente situata fra l’Egitto e la Mesopotamia. Dopo un lungo periodo di oblio, questo cereale è stato riscoperto ed attualmente sta riacquistando il posto che merita in seno all’alimentazione contemporanea. Non avendo mai subito le alterazioni delle tecniche di manipolazione genetica dell’agricoltura moderna, che sacrificano sapore e contenuto nutrizionale a vantaggio di rendimenti elevati, questo prodotto è un vero e proprio “salto nella genuinità”.

Come ha sottolineato nel corso della presentazione alla stampa del prodotto Carlo Petrini, fondatore nonché presidente di Slow Food: Questo grano kamut è un partimonio dell’umanità, e come tale deve essere preservato. E’ un nuovo prodotto, che si apre su una cultura millenaria da un lato e sull’agricoltura biologica dall’altro, senza manipolazioni di sorta. Pasta, basta!

La De Cecco con questo prodotto sposa una particolare linea di agricoltura che è, e che deve essere, il nostro futuro. Auguro a questo prodotto lunga vita, non negli scaffali ma nelle pentole dei consumatori!

Ma da quando questo prodotto è ricomparso, anche se, fino ad ora, solo marginalmente, sulle nostre tavole?

La storia recente racconta che, dopo la Seconda Guerra mondiale, un pilota americano affermò di aver raccolto una manciata di semi di questo cereale in un sarcofago rinvenuto in una tomba in prossimità di Dashare in Egitto.

Affidò trentasei semi a un amico che li inviò a suo padre, cerealicoltore del Montana, negli Stati Uniti. Questo li seminò, ottenne un piccolo raccolto e distribuì poi il cereale come curiosità alla fiera agricola locale. Sulla scorta della leggenda secondo cui i semi provenivano da una tomba egizia, il cereale fu battezzato ‘grano del re Touth’.

La novità, tuttavia, perse abbastanza rapidamente la sua attrattiva e l’ex cereale cadde di nuovo nell’oblio. Nel 1977, uno degli ultimi recipienti del ‘grano del re Touth’ si ritrovò a casa di Mack e Bob Quinn, agricoltori del Montana. Bob, figlio di Mack, era ingegnere agronomo e biochimico e comprese il valore di questo cereale speciale. I Quinn selezionarono una serie di semi dal piccolo recipiente e cercarono di moltiplicarli nel corso dei dieci anni successivi.

Le loro ricerche rivelarono che questo tipo di cereale proveniva dalla regione fertile che si estende dall’Egitto alla Mesopotamia. I Quinn lo ribattezzarono ‘Kamut’, un’antica parola egizia per indicare il grano. Gli egittologi sostengono che originariamente Kamut significava ‘anima della terra’. Nel 1990, il Ministero dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) dichiarò il cereale varietà protetta, con l’appellativo ufficiale di QK-77. Inoltre, i Quinn depositarono il nome Kamut come marchio commerciale.

Marco Rusconi, coordinatore della società Kamut Enterprises of Europe, rimarca come dopo 15 anni di esperienza, il prodotto è stato promosso dai consumatori, che ne hanno apprezzato le qualità intrinseche. E’ un grano non allergizzante, tanto è vero che negli USA il 70% dei soggetti allergici al grano tradizionali non hanno avuto gli stessi riscontri negativi mangiando prodotti confezionati con grano Kamut. Inoltre ha ha un basso indice glicemico, tanto è vero che è diventato la base della dieta degli atleti di una famosa squadra di calcio di serie A.

Penne bioLa De Cecco ha voluto, con questo nuovo prodotto, dare un taglio differente ed innovativo alla sua attuale linea produttiva, che negli ultimi anni si era concentrata sulla riscoperta del territorio, segmentando il mercato con la produzione di circa 200 referenze di pasta diversa (18 nuovi tipi verranno lanciati a breve termine sul mercato).

Luciano Berardi, direttore commerciale De Cecco, evidenzia come la linea Kamut e la linea BIO rappresentano un consumo trasversale al territorio, rappresentano uno stile di vita. Non potevamo non cogliere questa opportunità. Abbiamo scoperchiato un pentolone, nel quale l’esigenza era presente, ma non era esaltata dalla presenza di un brand molto forte come può essere De Cecco. Il nostro segreto per fare di questo prodotto un prodotto vincente? Fare la pasta bio e la pasta di kamut come storicamente sappiamo fare la pasta tradizionale.

Il prodotto, che approderà a gennaio nella grande distribuzione, sarà proposto al pubblico in cinque versioni: tubetti rigati, fusilli, penne, spaghetti e farina, per chi vuole sperimentare altri, innovativi, tipi di utilizzo!

Le caratteristiche del Kamut

  • una grandezza da due a tre volte superiore a quella del grano comune

  • contiene dal 20 al 40% in più di proteine

  • percentuali più elevate di lipidi, amminoacidi, vitamine e minerali

  • caratteristiche di elevata digeribilità.

    Attualmente, il grano Kamut è prodotto esclusivamente tramite coltivazione da agricoltura biologica in diverse aree del mondo, mediante progetti agricoli regionali durevoli a sostegno degli agricoltori biologici. Kamut è un marchio depositato della società Kamut Enterprises of Europe bvba. Il marchio depositato Kamut® offre la garanzia di acquistare il vero grano Kamut®.

    di Monica Mautino