Conservazione e il restauro delle pergamene

Settembre 2, 2008 in Attualità da Stefania Martini

Seminario pergameneDa mercoledì 3 a venerdì 5 settembre si svolge a Torino, presso la Biblioteca Nazionale Universitaria, il primo Seminario internazionale sulla conservazione e il restauro delle pergamene, che prevede la partecipazione di 40 scienziati, archivisti, conservatori e restauratori provenienti da tutta Europa, ma anche da Stati Uniti ed Australia.

Fra i relatori figurano alcuni dei maggiori specialisti a livello internazionale, quali René Larsen, Rettore della School of Conservation della Royal Danish Academy of Fine Arts di Copenhagen, Nancy Bell dell’Archivio Nazionale britannico, Kew, Richmond, e Marianne Odlyha dell’Università di Londra.

Per tre giorni gli esperti faranno il punto sulle tecniche di conservazione e restauro nei vari archivi nel mondo.

L’Europa e i Paesi dell’area mediterranea possiedono la maggior parte dei documenti storici su supporto membranaceo pervenuti fino a noi e, in particolare, l’Italia detiene, da sola, circa il 60% di questo straordinario patrimonio, che richiede però un’attenta tutela.

Intorno al II secolo a.C., nella città di Pergamo, nell’attuale Turchia, si hanno le prime tracce del nuovo supporto utilizzato per la scrittura: la Pergamena.

Ottenuta da pelle di capra, montone e pecora (per tale motivo essa viene chiamata anche cartapecora) che, dopo essere rimasta a macerare nella calce, veniva poi seccata e levigata .

Il metodo consisteva nel ricavare dagli strati più profondi delle pelli animali (membrane) una specie di foglio chiaro, uniforme e resistente.

Questo nuovo materiale aveva caratteristiche migliori del papiro, con cui fu a lungo in concorrenza: essendo più resistente, ha rappresentato in Europa il più diffuso supporto scrittorio fino al tredicesimo secolo, quando fu gradualmente sostituita dalla carta.

Più resistente del papiro e della carta, la pergamena tuttavia invecchia. La sua struttura proteica complessa composta principalmente di collagene, subisce varie forme di deterioramento. La pergamena è, infatti, sensibile a fattori ambientali (luce, calore, umidità, inquinamento atmosferico, agenti patogeni) che alterano la struttura del collagene.

Il Seminario intende approfondire le conoscenze sulla natura chimico-fisica della pergamena e sui processi responsabili del suo deterioramento, mettere in luce gli aspetti interdisciplinari della ricerca, offrire una panoramica sullo stato d’arte della ricerca italiana e internazionale, illustrare le tecniche più avanzate nello studio del danno a livello mesoscopico e nanoscopico delle pergamene.

L’utilizzo e lo sviluppo delle tecniche e dei risultati emersi nell’ambito del progetto europeo di ricerca IDAP (Improved Damage Assessment of Parchment, 2002-2005) e di successivi progetti nazionali e regionali (es. OPERA, progetto di ricerca finanziato dalla Regione Piemonte, tuttora in corso) confermano la necessità di creare una rete europea per diffondere la cultura della prevenzione e dell’accertamento del danno, migliorare il confronto e la condivisione dei dati e coordinare le iniziative e le risorse a livello europeo.

Nel corso del Seminario di Torino verranno anche illustrati i risultati conseguiti dal progetto MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) – coordinato dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, in collaborazione con l’Istituto Centrale di Patologia del Libro e il Politecnico di Milano – che ha portato al restauro di gran parte delle pergamene della Biblioteca Universitaria danneggiate nell’incendio del 1904.

Tra i relatori interverrà anche l’israeliana Ira Rabin che parlerà dei celebri Rotoli del Mar Morto, rinvenuti a partire dal 1947 nelle grotte di Qumran, in Cisgiordania, e oggetto di un accordo fra Italia e Israele per una collaborazione in tema di restauro e conservazione.

Al termine del Seminario avrà luogo presso l’Archivio di Stato un Workshop di un’intera giornata per l’addestramento dei partecipanti alla valutazione visuale e microscopica dello stato di conservazione e per il monitoraggio delle collezioni di pergamene.

Il Seminario internazionale è organizzato dall’Università degli Studi di Torino, e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Società Chimica Italiana; il Seminario-Workshop è patrocinato da Comune e Provincia di Torino, dalla Regione Piemonte e da istituzioni nazionali e internazionali di ricerca.

di Stefania Martini