Chievo-Juve 0-0 : Primi al palo
Ottobre 17, 2011 in Sport da Tomas
A bocce ferme si potrebbe pensare Conte abbia sbagliato squadra per affrontare questo Chievo, capace di fare densità in mezzo al campo non lasciando così molti spazi alla squadra bianconera. Ma non è facile gestire un gruppo nel dopo sosta per gli impegni delle nazionali. L’ allenatore bianconero è costretto a puntare ancora su Krasic a causa della scarsa forma di Giaccherini, dovuta ai postumi di un leggero infortunio che gli provocherà un nuovo stop appena entrato nel secondo tempo, ed al ritardo di inserimento negli schemi dei 2 esterni fantasma (Elia ed Estigarribia) che fanno la spola tra tribuna e panchina. Diventa così quasi imprescindibile il ruolo cucito addosso al guastatore Vidal ed al regista avanzato Vucinic e così la formazione viene da sé orfana di una seconda punta che in partite come queste, dove Pepe e Krasic non pungono, Pirlo è ben controllato e Marchisio non trova gli spazi giusti per inserirsi, servirebbe e non poco. Il calcio è fatto però anche di movimenti e di corsa e regalare un uomo in mezzo non è certo nei pensieri di Antonio Conte che lascia Matri e Del Piero in panchina e manda Toni e Quagliarella in tribuna. Il pallino del gioco resta così tra i piedi dei bianconeri per tutta la gara, ma le chiare occasioni da rete sono davvero poche, mentre il Chievo si limita a giocare di rimessa senza mai impensierire Buffon se non nel finale su calcio piazzato con il solito Pellissier. Questa Juventus che alla vigilia del campionato pareva dover recitare il ruolo di squadra votata all’ attacco, seguendo la leggenda metropolitana del 4-2-4 di Conte, si ritrova così con la seconda miglior difesa del torneo dietro alla ben più rodata Udinese di Guidolin e con un possesso palla ed un ritmo di gioco che permettono spesso di dominare gli avversari in lungo ed in largo. Si potrebbe pensare che questo pareggio esterno a Verona dopo la bella vittoria contro il Milan sia ancora figlio degli alti e bassi delle annate passate, ma si cadrebbe in un grossolano, misero e terribile errore, perché i bianconeri hanno cambiato mentalità e la vittoria, anche contro il Chievo, viene ricercata fino ai minuti finali di recupero, e la partita la fanno gli uomini di Conte e non gli avversari. Ed in un campionato con il record negativo di punti delle prime in classifica (12 per Juve ed Udinese) dopo 6 turni, sarebbe da sciocchi non tentare di lottare fino alla fine per il principale obiettivo.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo (21’ pt Frey), Morero (25’ st Mandelli), Cesar, Jokic; Bradley, L.Rigoni, Hetemaj; Sammarco (15’ st Cruzado); Pellissier, Thereau.
A disposizione: Puggioni,Vacek, Moscardelli, Paloschi
Allenatore: Di Carlo
JUVENTUS (4-1-4-1): Buffon 6; Lichtsteiner 5.5, Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6; Pirlo 6.5; Krasic 5 (11’ st Giaccherini 6.5, 35’ st Estigarribia sv), Marchisio 6.5 (25’ st Del Piero 6.5), Vidal 6, Pepe 6.5; Vucinic 5.5.
A disposizione: Storari, De Ceglie, Pazienza, Matri
Allenatore: Conte 5.5
RETI: –
Stessa squadra che ha vinto contro il Milan con Estigarribia che parte dalla panchina e Quagliarella finisce in tribuna. I bianconeri iniziano bene, Marchisio al 4° scambia con Vucinic a sinistra in area ma Sorrentino si accartoccia e blocca la palla. Al 7° ci prova Vidal dalla destra sugli sviluppi di un angolo, ma il suo tiro viene deviato di nuovo in angolo. Al 10° Pellissier ci prova da calcio piazzato da sinistra trovando Buffon che deve bloccare in 2 tempi. Al 15° Lichtsteiner crossa trovando sul primo palo Pepe che di testa manda alto. Al 20° il Chievo recrimina per un fallo fischiato a Thereau su Pirlo, il giocatore prosegue e segna tutto da solo davanti a Buffon ma l’ arbitro aveva fermato il gioco. Due minuti dopo Vidal prova su punizione centrale da distanza abissale, ma è facile per Sorrentino. Al 26° Buffon deve smanacciare su calcio d’ angolo per allontanare il pericolo, mentre nel recupero, al 46°, grossa occasione per i bianconeri sprecata da Bonucci che, su calcio piazzato di Pirlo da sinistra, ruba il tempo a Chiellini, forse piazzato meglio del compagno, e spedisce alto il pallone, quasi un intervento da difensore a spazzare via il pericolo. Nel secondo tempo Krasic prova a convincere Conte a non cambiarlo servendo bene Marchisio al 6° che da destra tenta il tiro di sinistro dal limite, ma il tiro finisce di un soffio sul fondo. Giaccherini entra all’ 11° provando subito a dare quel brio che il serbo non riesce ancora a dare alla squadra. Al 13° Vidal a sinistra per il neo entrato che si accentra e tira ma spedisce di poco alto. Entra anche Del Piero ed al 28° su cross di Pepe da destra interviene quasi a colpo sicuro di testa trovando solo il palo. È il momento migliore per i bianconeri ed al 30° è Pepe che tenta il tiro all’ incrocio ma Sorrentino si supera e spedisce il pallone in angolo. Si fa male Giaccherini ed entra Estigarribia al 35° senza riuscire a fare la differenza nei pochi minuti a disposizione. Al 39° quasi riesce il colpaccio beffa al Chievo su calcio d’ angolo quando Pellissier devia in qualche modo il pallone superando Buffon ma non Del Piero che spazza via la sfera dalla linea di porta. Nel finale tanta confusione e voglia di fare bottino pieno per i bianconeri ma niente da fare, si ritorna a Torino solo con un pareggio.
E per fortuna che Cassano ed Ibrahimovic non avevano più voglia di giocare a calcio, altrimenti il Palermo non avrebbe subito solo 3 reti a S. Siro. Ranieri deve invece accettare l’ ennesima sconfitta dell’ Inter, questa volta a Catania e dopo esser passati in vantaggio, mentre il Napoli, pur non facendo turnover, deve inchinarsi al Parma di Giovinco al San Paolo. La Lazio vince nel finale il derby con Klose dopo il vantaggio di Osvaldo ed il rigore di Hernanes, portandosi ad un punto dalla vetta.
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di Tomas