Cesena-Juve 2-2: Festival degli svarioni e delle palle perse
Maggio 6, 2007 in Sport da Tomas
”Ora ogni partita è un passo in più verso il nostro obiettivo”. Deschamps non verrà però aiutato certamente dall’avere quasi tutto il centrocampo fuori uso: “Ancora di più con l’infortunio di Camoranesi, che stava benissimo e stava dando molto alla squadra” e senza Giannichedda, Zanetti e Paro. Ad accendere la vigilia anche le parole di Del Piero che si augura “che si smetta di puntare sempre il dito contro” la Juventus e “di dire che questo è uno scudetto pulito.”.
CESENA (4-3-3): Sarti; Doudou (8′ p.t. Biserni), Zaninelli, Ficagna, Sabato; Mezavilla (23′ s.t. Ola), Anastasi, Salvetti; Papa Waigo, Pellè, Del Core (30′ s.t. De Feudis)
A disposizione: Ravaglia, Tonucci, Pellicori, Bracaletti
Allenatore: Castori
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Birindelli, Legrottaglie, Boumsong, Chiellini; Marchionni (31′ s.t. Balzaretti), Marchisio, Nedved (42′ s.t. Bianco); Zalayeta, Del Piero (39′ s.t. Bojinov ), Trezeguet
A disposizione: Mirante, De Ceglie, Venitucci, Palladino
Allenatore: Deschamps
RETI: 12′ p.t. Salvetti, 42′ p.t. Trezeguet, 43′ p.t. Nedved, 11′ s.t. Papa Waigo
Deschamps prova la carta Marchionni arretrato al posto di Camoranesi nel centrocampo a tre, con avanzato il confermato Zalayeta assieme a Del Piero e Trezeguet, ma non porta buon gioco alla Juventus, che deve subire le folate offensive sulla destra di uno scatenato Papa Waigo non contrastato al meglio all’ inizio da Chiellini. Ed infatti al 12° su cross del colored cesenate nessuno interviene a centroarea, mentre Salvetti sopraggiunto da dietro interviene sul secondo palo e mette in rete la palla del vantaggio. Nei primi 20 minuti è il Cesena a fare la partita e quindi la Juve si risistema a centrocampo a 4 arretrando Zalayeta ed accentrando Nedved a fianco di Marchisio. Del Piero raccoglie una serie di punizioni finite alte sopra la traversa subendo una manciata di falli, mentre al 22° Salvetti libera al tiro a sinistra Del Core che non trova il goal solo per l’intervento preciso di Buffon che respinge con i pugni.
Dopo una serie di azioni di entrambe le squadre dovute alle tantissime palle perse, la partita si accende quando Nedved subisce un fallo che non viene sanzionato. Il ceco si scatena, prima andando a fare fallo e ricevendo la giusta ammonizione, mentre al 41° viene buttato in area senza che gli venisse assegnato il rigore. Dall’ azione successiva di fallo laterale, Chiellini rimette lungo in area, la difesa del Cesena buca completamente, il portiere non esce ed anzi entra addirittura in porta, interviene Trezeguet segnando il goal del pareggio. Un minuto dopo è sempre il ceco il protagonista che si inserisce indisturbato in area su intervento di Del Piero sulla sinistra, e conclude a rete trovando il goal dalla deviazione di un difensore che alza la palla non permettendo al portiere di intervenire. 2 a 1 per la Juventus e forse era meglio non risvegliare lo spirito guerriero di Pavel Nedved.
Nella ripresa i bianconeri provano a chiudere definitivamente il conto, ed al 3° è sempre Nedved che servito da Zalayeta a sinistra si vede parata la sua conclusione da Sarti. All’ 11° è il Cesena però in forcing che arriva al pareggio con lo scatenato Papa Waigo di testa su calcio d’ angolo, perso per la seconda volta nella partita da Chiellini, autore nonostante tutto di una bella gara proprio a bloccare il marcatore del 2 a 2. Nei minuti successivi la Juve prova a riportarsi in vantaggio ma i cross ad opera di Marchionni e Zalayeta sulle fasce non vengono sfruttati dall’ attacco bianconero. Al 27° il Cesena potrebbe portarsi addirittura in vantaggio, prima in area Papa Waigo serve Del Core ed il tiro viene deviato in angolo, poi il tiro di Sabato viene deviato da Buffon sempre in angolo ed infine il neo entrato Ola tira alto di testa. Nei minuti finali la Juve cerca la vittoria soprattutto con le avanzate di Chiellini che non trova però né il goal né il suo cross al 47° viene incocciato dagli avanti juventini.
L’ assenza di Camoranesi si è sentita, e il tecnico bianconero ha dovuto modificare in corsa la tattica riproponendo il più consono 4-4-2, sfruttando Marchionni e Zalayeta e Chiellini nel secondo tempo sentendosi coperto dal neoentrato Balzaretti. Il pareggio fa riavvicinare il Genoa, vincente col Verona, mentre si allontana il Napoli sconfitto dal Mantova al Martelli. Restano quindi sempre 8 i punti dal terzo posto ed 8 i punti della terza dalla quarta, Rimini, bloccata sul pareggio dal Piacenza e raggiunta dal Mantova a 60 punti. Intanto, mentre anche il Bologna pareggia, è il Brescia di Cosmi che vincendo a La Spezia si candida ad insidiare la zona playoff. Ancora 5 giornate, e chissà se i tifosi bianconeri ascolteranno il capitano Del Piero che li vorrebbe vedere festeggiare questa promozione, malgrado tutto e tutti.
di Tomas