Catania-Juve 1-1 : Fuori dalla Champions
Maggio 3, 2010 in Sport da Tomas
Sarà Europa League come ormai si era capito dopo la fuga della Sampdoria ed i risultati sempre positivi del Palermo di Delio Rossi. E sarà rivoluzione totale, a partire dal nuovo presidente, preannunciato da John Elkann nell’ assemblea Exor di mercoledì scorso, e come dichiarato in conferenza stampa dallo stesso Andrea Agnelli, il nuovo presidente designato. Dopo quasi 50 anni un Agnelli torna al comando della squadra di famiglia. Al suo fianco resterà Blanc a portare avanti la parte finanziaria della società, a cominciare dalla conclusione della costruzione del nuovo stadio. Resta da scegliere l’ accoppiata che si occuperà della parte tecnica: l’ allenatore ed il nuovo direttore generale. Benitez pare ormai vicino alla firma, ma fino al deposito in Lega non si può mai dire cosa possa succedere. Gli altri candidati restano Capello, osteggiato da Del Piero e dagli impegni mondiali, Prandelli, fin troppo legato alla piazza di Firenze per trovare subito le simpatie del tifo bianconero, e qualche possibile sorpresa come Didier Deschamps, ma l’ allenatore del Liverpool sembra ormai in pole. Verrà molto probabilmente affiancato da Marotta, a meno di ripensamenti di fine stagione, nel ruolo che fu di Luciano Moggi, affiancato probabilmente da Bettega negli affari esteri. Una Juve insomma che torna alla triade con Bettega unico superstite, pronta a dar battaglia per revocare quello scudetto della vergogna concesso frettolosamente ai nerazzurri e che né Moratti né Tronchetti Provera vogliono perdere. Ci sarà tempo fino ad agosto per capire cosa succederà negli uffici FIGC e di Palazzi, ma quel che è certo è che non potranno assolutamente sminuire quel che le “nuove” intercettazioni hanno evidenziato: anche l’ Inter telefonava.
CATANIA (4-3-3): Andujar; Potenza, Silvestre, Terlizzi, Alvarez; Biagianti (22’ st Spolli), Carboni, Ricchiuti (12’ st Ledesma); Izco (40’ st Sciacca), Maxi Lopez, Mascara.
A disposizione: Campagnolo, Marchese, Delvecchio, Morimoto.
All. Mihajlovic.
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 7; Zebina 5.5 (32’ st Salihamidzic s.v.), Cannavaro 6, Chiellini 6, De Ceglie 6; Poulsen 6.5, Felipe Melo 6, Marchisio 7; Diego 5.5 (38’ st Candreva s.v.); Del Piero 6 (1’ st Amauri 5), Iaquinta 5.5.
A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Grosso, Camoranesi.
All. Zaccheroni.
RETI: 24’ pt Silvestre, 7’ st Marchisio.
Primo tempo combattuto, con entrambe le squadre che creano occasioni da rete, ma è il Catania a segnare portandosi in vantaggio. I bianconeri iniziano meglio, e trovano sulla sinistra le occasioni di Del Piero al 4° e Iaquinta al 7°, concluse entrambe sull’ esterno della rete. Al 16° è un contropiede catanese con Biagianti che serve Maxi Lopez, ma il suo tiro viene parato da Buffon. Biagianti per poco non concede il vantaggio alla Juventus quando al 20° pasticcia concedendo a Del Piero tutto solo davanti ad Andujar una colossale palla goal, ma il capitano ipnotizzato dal portiere calcia addosso all’ estremo difensore, poi il tiro di Marchisio viene nuovamente parato. Quattro minuti dopo il vantaggio dei padroni di casa, con una punizione dalla destra di Mascara che viene deviata in porta e miracolosamente parata da Buffon, ma la respinta viene depositata in rete da Silvestre. I bianconeri ci provano ma la difesa catanese è sempre attenta. Prima un tentativo di rovesciata di Diego viene deviato in angolo al 29°, poi ci provano Melo e Marchisio spedendo fuori o trovando solo l’ angolo. Al 37° un’ altra occasione per Del Piero su punizione di Diego, ma Andujar fa il miracolo mandando in angolo. Nel finale due colpi di testa di Silvestre finiscono di poco fuori, lasciando inalterato il risultato. Nella ripresa il ritmo cala ed anche le occasioni, ma i bianconeri riescono a pareggiare subito. Prima però è il Catania con Izco che serve Biagianti a cercare il goal con un tuffo di testa, ma la palla finisce fuori al 6°. Un minuto dopo il pareggio su inserimento di Poulsen e Marchisio che con una doppia conclusione trova la rete da dentro l’ area. I bianconeri ci provano fino al 21° ma il portiere avversario viene impegnato solo da un tiro cross di Zebina al 16°. Poi più niente fino alla fine quando Maxi Lopez potrebbe far vincere il Catania con un dribbling in area da sinistra ed una conclusione che viene bloccata miracolosamente da Buffon. Se ci deve essere rivoluzione, forse Buffon è quello che dovrebbe guidarla, visti i prezzi degli altri portieri e le loro capacità tecniche rispetto al portierone azzurro.
Mentre il Milan del pre esonerato Leonardo vince contro la Fiorentina e la Roma mantiene in vita la corsa scudetto passando a Parma, l’ Inter passeggia all’ Olimpico contro una Lazio che meriterebbe di scendere in B, almeno per l’ atteggiamento dei propri tifosi. Nella corsa Champions vincono Samp, Palermo e Napoli, mentre il Siena retrocede. Il pareggio del Bologna a Bergamo inguaia l’ Atalanta.
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di Tomas