Canzoni da mangiare
Gennaio 25, 2004 in il Traspiratore da Momy
Canzoni da mangiare – Piccolo dizionario gastropop – di Luca Ragagnin – Il Leone Verde edizioni – pp. 130 – Euro 9,00
C’è una cosa che non può mai mancare in cucina…
Il sale, forse? Certo che no: se preparassimo un budino al cioccolato, ci servirebbe? Il prezzemolo, allora: quello c’è dappertutto, giusto?!?!
Errore, è la musica! Qualsiasi piatto lo chef abbia intenzione di cucinare, non può esimersi dal farlo con la giusta melodia di sottofondo. Un brano di musica classica, magari il “Chiaro di luna” di Claude Debussy, mentre si cuoce a fuoco lento, per ore e ore, uno stracotto con salsa di mirtilli. Oppure il mitico Liga(bue), come sfondo per uno spaghetto aglio olio e peperoncino fatto in fretta e furia alle tre di notte, dopo una serata in discoteca a “ballare sul mondo”. Insomma, cucina e musica sono un binomio indissolubile.
Pare sia lo stesso per musica e cucina… Con pazienza certosina, Luca Ragnagnin nel suo ultimo libro, Canzoni da mangiare, è andato a scovare, tra scaffali stipati di dischi, come lo è dei famigerati lupini la stiva della nave di Padron N’toni (tanto per restare in tema culinario…), canzoni che parlano di cibo. Poi, unendo le sue passioni, per la musica e la cucina, ha amalgamato in modo del tutto personale gli ingredienti cantati dagli autori più disparati.
Canzone, ricetta e commento: ecco la terna da giocare sulla ruota del gusto! Con cantanti italiani e stranieri, non fa differenza: anche se è presente un leggero eccesso di esterofilia, visto che il rapporto nostrani/forestieri è di uno a tre! Evidentemente gli autori italiani, più che cantare di cibo, preferiscono cibarsi canticchiando…
Nella hit parade personale di Luca, troviamo, al primo posto, il gruppo più famoso della storia, i Beatles, con due canzoni/ricette:
da Honey Pie [1968]
Torta di mele
…un vaudeville jazzato il cui testo pare sia stato ispirato dalla figura di Fred Astaire…
da Savoy Truffle [1968]
Tartufi “Manolenta” Clapton
…questa la scrisse George per il suo amicone Clapton che, nonostante notevoli disturbi dentari, continuava a divorarsi dolci alla cioccolata…
Ed ora, dopo tanto parlare, ecco qui una bella ricetta!
Zucchero filato
(ingredienti per quattro persone)
Infilatevi in macchina e scaraventatevi al luna park. Se non trovate l’omino dello zucchero filato, suicidatevi.
L’ho scelta, tra tante, per due motivi: primo, perché prende spunto da una canzone del mitico Max Gazzè [‘Due apparecchi cosmici per la trasformazione del cibo’, 1998]; secondo, perché non dobbiamo mai dimenticarci della nostra parte fanciullesca.
di Momy