Buon compleanno Grand Central Terminal!
Luglio 20, 2013 in Medley, Punti di Vista, Racconti, Viaggi e Turismo da Meno Pelnaso
Sono stanco e ho sete.
Ci saranno almeno 35 gradi e l’umidità … è meglio non saperla!
I miei dieci chili di zaino e i miei 100 chili di ciccia, … circa … , mi fanno rimpiangere di fare il turista in queste giornate estive a New York.
Sto vagando da ore con la macchina fotografica in mano e vorrei solo farmi un bagno e sdraiarmi.
Il mestiere di turista è decisamente faticoso!
Quasi, quasi rimpiango l’ufficio e la sua aria condizionata, da cui sono scappato circa una settimana fa …
… o forse no!
L’ultima tappa di oggi è la famosissima “Grand Central Terminal” o “Grand Central Station”, come molti la chiamano.
Da qui poi prenderò la metropolitana per fare le poche stazioni che mi separano dal mio albergo, che si trova proprio vicino a Times Square, e dalla mia doccia!
Cento anni fa, il 02 febbraio 1913, la più grande stazione del mondo, quasi settanta binari per il trasporto pubblico su due livelli, era stata inaugurata in pompa magna, alla presenza del fior fiore della società e del “jet set” di New York, anche se i jet non esistevano ancora.
Ma era l’epoca d’oro delle ferrovie!
Per quegli anni non era solo lo strumento che avrebbe accelerato i commerci e le comunicazioni, dando un’ulteriore spinta all’economia della regione e degli Stati Uniti in generale, ma era un monumento alla tecnologia e all’architettura industriale, e ancora oggi fa la sua bella figura!
Un vero capolavoro d’ingegneria e una pietra miliare della capacità industriale dell’America di inizio secolo.
Non c’era nulla di più spettacolare ed esaltante al mondo …
Beh! … forse il Colosseo …
Comunque, l’atrio, in cui risuonano i passi di migliaia di persone ogni giorno, lascia sicuramente senza fiato, con le gigantesche bandiere americane che scendono lungo le altissime pareti.
Al centro dell’atrio si staglia il box informazioni, sormontato dal famoso orologio a quattro quadranti di forma sferica, diventato il simbolo stesso della stazione, con la sua sobria impalcatura d’ottone.
Non c’è nessuno in fila, ormai tutte le informazioni si trovano anche sulle guide o su internet …
Visto il periodo della sua costruzione, le meravigliose decorazioni, dalla facciata agli interni, sono in stile Liberty, e ne fanno un monumento vivente al periodo dei favolosi anni di inizio secolo.
Il soffitto è stato restaurato più volte e sembra lontanissimo, quasi in cielo, tanto è in alto, e io mi sento proprio minuscolo di fronte a tanta opulenza.
È una tappa obbligata per la visita di New York.
Non ce la faccio più e mi allontano dall’atrio in cerca di un bar per bere qualche cosa o una panchina per sedermi.
Non provo neppure ad accomodarmi sugli scalini perché sono sicuro che la signora che mi sta ronzando intorno da quando sono entrato, mentre cammino col naso all’insù a fare foto, strizzata nella divisa e con un manganello poco rassicurante al fianco, non vede l’ora di sgridarmi o … peggio!
In realtà la conosciamo tutti la Grand Central Terminal, in quasi in ogni singolo, spettacolare dettaglio, in bianco e nero e a colori.
Infatti è stata palco e coprotagonista di decine e decine di film, da Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock, a La leggenda del re pescatore con Robin Williams e Jeff Bridges, a Men in Black con Tommy Lee Jones e Will Smith, a The Avengers con Robert Downey Jr., Chris Evans e Scarlett Johansson, ma potrei continuare per ore …
Purtroppo è stata anche teatro di numerosi fatti e fattacci di cronaca e di chiusure repentine per allarmi terroristici, con grande dispiegamento di forze di sicurezza armate fino ai denti.
Insomma, la stazione centrale di New York, in cento anni ne ha viste di tutti i colori e non si è fatta mancare proprio nulla.
La signora in divisa si sta allontanando.
Ha perso interesse per me perché sembra abbia visto due ragazzi che si stanno baciando appassionatamente in mezzo al corridoio, …
… molto appassionatamente …
… troppo appassionatamente!
Le mani del ragazzo sembrano molto intraprendenti e la ragazza è vestita in modo probabilmente poco “perbene”, per i gusti della mia ex guardia del corpo, che ora si sta avvicinando alla coppietta in modo lievemente minaccioso.
Sono esausto e non ho più voglia di vedere come va a finire, così mi allontano e vado verso i binari.
Adesso voglio solo raggiungere l’albergo, ma …
… qui in America tutto è gigantesco e, solo a pensarci, il mio letto sembra così lontano …
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Affettuosamente Vostro
Meno Pelnaso
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