Brad Shepik Trio

Gennaio 23, 2003 in Spettacoli da Redazione

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Dopo il folgorante concerto di apertura dell’Art Ensemble of Chicago – magistrale esempio di coesione artistica, ricchezza di spunti e capacità di sintetizzare in maniera quasi “cameristica” l’intera storia musicale afroamericana – Linguaggi Jazz prosegue (sabato 25 gennaio, 21.15) con l’esibizione del trio guidato dal chitarrista Brad Shepik.

Le ricerche poliritmiche e timbriche del quartetto di Chicago lasceranno quindi spazio al caldo lirismo e alle suggestioni più intimistiche che rappresentano la cifra estetica predominante del trio chitarra-basso-batteria di Shepik, newyorkese di adozione ma in realtà originario dello stato di Washington, nell’estremo Nord-Ovest degli Stati Uniti.

E proprio questa provenienza “di confine” rappresenta un elemento per certi versi cruciale per comprendere il percorso di ricerca artistica compiuto da Brad, che ritorna alla formula classica del trio e ad atmosfere più calde, melodiche e non distanti dal blues dopo aver esplorato territori molto diversi in alcuni casi più “avventurosi”: le atmosfere arabiche e balcaniche (tanto in esperienze solistiche quanto nella collaborazione con il notevole trombettista Dave Douglas) ma anche il rock, la sperimentazione di strumenti inusuali e metriche irregolari, il blue-grass, la musica portoghese e in generale il folk.

“Sono convinto che la musica che facciamo sia jazz “ – ha sostenuto Shepik in un’intervista, qualche tempo fa – “Ma credo anche che il jazz, perdendo parte della propria tradizione orale, abbia talvolta smarrito la capacità di accorpare le culture musicali da cui sa ricevere influenze all’interno del proprio processo creativo. E’ quello che cerco di fare quando improvviso, quando “creo” musica”.

Non è un caso, quindi, se Shepik ha sempre mostrato di sapersi attraversare esperienze musicali molto diverse con gusto ed ecletticità; qualità che nella dimensione del trio non potranno che esaltarsi e che finiranno per impreziosire anche i materiali musicali più “tradizionali” con i quali siamo certi Shepik incanterà il pubblico del Piccolo Regio.

Ad accompagnare il fraseggio rilassato e melodico del chitarrista newyorkese saranno il talentuoso bassista, Matt Penmann, nei quali si ritroveranno le influenze musicali di Jarrett e Shorter ma anche di RadioHead e Red Hot Chili Peppers e il poliritmico batterista Tom Rainey, che vanta collaborazioni con artisti di prima grandezza come Joe Lovano, Ray Anderson e John Abercrombie ma anche progetti con Tim Berne e Marc Ducret.

BRAD SHEPIK TRIO

Brad Shepik, chitarra

Matt Penman, basso

Tom Rainey, batteria

Piccolo Regio Puccini – Piazza Castello 215

Inizio ore 21.15

Ingressi: posto numerato 15 €, non numerato 12 €

di Ober