Botero in mostra a Milano
Luglio 22, 2007 in Medley da Barbara Novarese
Le morbide e sinuose forme dei personaggi di Botero ritornano a Milano dal 6 luglio al 16 settembre, dopo vent’anni di assenza, per essere esibite in una mostra di Palazzo Reale nell’ambito della manifestazione “La bella Estate dell’Arte 2007”.
Ideata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, la rassegna vanta 150 opere inedite del maestro colombiano, suddivise in tre sezioni tematiche e scelte personalmente dall’autore.
La carrellata di emozioni contrastanti, firmate dal suo stile pittorico unico ed inconfondibile, rivela la capacità di rendere “rotondo” ogni aspetto del mondo e della vita senza, tuttavia, annullarne il significato più profondo.
I colori sono scelti con cura quasi maniacale e con la stessa attenzione sono distribuiti all’interno di ogni opera sia che si tratti di pittura, sia che si tratti di disegno. Nessuna sfumatura è lasciata al caso, i dettagli sono selezionati come farebbe una donna che si prepara per un evento importante: gli accessori perfettamente coordinati tra loro e nulla potrebbe essere sostituito senza comprometterne l’effetto scenico.
Gli uomini, le donne e i bambini non sorridono quasi mai: appaiono soli e qualche volta drammaticamente malinconici; l’unico legame individuabile tra loro è il destino comune dell’essere umano e l’istinto geniale del pittore che li ha immortalati.
Circa 40 opere inedite hanno come soggetti momenti e personaggi dell’arte circense, di cui Botero dichiara di essersi innamorato in Messico dove, generalmente, trascorre i mesi invernali. Il circo è il paradigma della vita: finzione che intrattiene, travestimento che diverte, spettacolo perpetuamente ripetuto… una sorta di samsara, ma senza un’apparente via di liberazione; tuttavia il circo affascina forse per l’aspetto immortale e leggendario dei suoi attori.
La seconda sezione della mostra prende vita con una settantina d’opere che presentano l’intero universo poetico del maestro: donne, coppie, soggetti collettivi, spezzoni di storie vissute ed infine i d’après: i quadri con cui Botero celebra i grandi pittori del passato.
La terza sezione è la più toccante. Le danze di colori lasciano lo spazio al rosso che predomina con intense tonalità. Non più acrobati, non più domatori di leoni né clown, non più danzatori o intimi abbracci. Qui si scende all’inferno, tra la sofferenza ed il grido di dolore che ammutolisce nell’eterno perdurare di 40 pitture inquietanti. Gli occhi sono bendati; i corpi sono nudi e legati. Le membra si contorcono come se fossero state realizzate con pasta per modellare. Il tormento delle vittime si contrappone alla crudeltà dei carnefici; la violenza delle torture, nelle prigioni irachene, non deve essere dimenticata ed acquista maggior orrore se mostrata dall’arte che, in quanto tale, rappresenta la più creativa forma d’espressione estetica.
Le opere della sezione Abu Ghraib sono state realizzate in poco più di un anno di lavoro e presentate per la prima volta a Roma nel 2005, poi a Berkeley, a New York ed in Germania.
“Sono stato fortemente colpito dal dramma della tortura in Iraq – ha detto il Maestro – e non potevo ignorare questa vicenda. Anche l’artista deve farsi carico di ciò che avviene nel mondo e ho voluto interpretare questa realtà, denunciandola”.
Completano il percorso della mostra sei sculture monumentali che sono collocate in città, tra la Piazzetta Reale, Piazza della Scala, Piazzale Cadorna e Piazza San Carlo.
L’esposizione é organizzata dalla Galleria Contini di Venezia, che rappresenta Botero in Italia, con Palazzo Reale e Skira Editore, che ne firma il catalogo, a cura di Paola Gribaudo e Riccarda Grasselli Contini, con un testo inedito di Erica Jong e un saggio di Rudy Chiappini.
La mostra è sostenuta da The Royal Bank of Scotland, Borbonese, Aedes, AD Architectural Digest.
Sede: Palazzo Reale, Piazza Duomo, Milano. Tel. +39 02 804062
Apertura al pubblico: 6 luglio – 16 settembre 2007
Orario: martedì – domenica 9.30 – 19.30; giovedì fino alle 22.00; lunedì 14.30 – 19.30
Ingresso:7 intero – €5 ridotto (il costo del biglietto comprende l’ingresso alla mostra Ferroni); bambini fino a 5 anni gratuito, da 6 a 18 anni ridotto.
di Barbara Novarese