Belcanto
Aprile 26, 2005 in Libri da Redazione
Titolo: | Belcanto |
Autore: | Ann Patchett |
Casa editrice: | Neri Pozza Tascabili |
Prezzo: | € 8.50 |
Pagine: | 351 |
Le vaghe indicazioni topografiche forniteci appositamente da Ann Patchett, servono a far sì che il lettore si focalizzi quasi esclusivamente su questi bizzarri personaggi costretti a vivere in un ambiente claustrofobico.
Il pretesto è una festa di compleanno organizzata dal governo di questo Paese sudamericano (Perù?) in onore di un ricco magnate giapponese. Conoscendo il suo amore per la lirica e per le superbe doti vocali della soprano Roxane Coss; la cantante è stata invitata ad allietare la serata insieme al suo inseparabile pianista.
All’improvviso l’esibizione viene interrotta da un black-out durante il quale un gruppo di (improbabili) guerriglieri riesce ad intrufolarsi nella sala tramite i condotti dell’aria.
Inizia in questo modo una convivenza tra rapitori ed ostaggi destinata a durare mesi e ad avere spesso drammatiche, talvolta grottesche conseguenze.
Se il ricco giapponese Hosokawa e la bella soprano americana potrebbero fintamente apparire come i personaggi principali al centro – altresì – di una tormentata storia d’amore; in realtà la figura dell’interprete Gen è il vero e proprio anello di congiunzione tra gli ostaggi.
La narrazione è veloce e snella come si conviene alla fiction “leggera” americana e potrebbe facilmente diventare un buon soggetto per una sceneggiatura cinematografica che sappia mantenersi in bilico tra commedia e dramma come nelle vecchie pellicole di Billy Wilder.
Belcanto è un romanzo che vive delle mille sfaccettature con le quali gli ostaggi – di origini etniche diversissime tra loro – arricchiscono ogni pagina, accomunati come scoprono di essere da un unico grande amore che non necessità di traduzione per essere compresa: la melodia.
Unica nota stonata in questa piacevole lettura: il finale a sorpresa che sembra un po’ azzardato quanto inverosimile.
di Emanuela Borgatta