Arcasacra novel
Ottobre 12, 2009 in Libri da Cinzia Modena
Titolo: | Arcasacra |
Autore: | Alex Crippa, disegni di Emanuele Boccanfuso |
Casa editrice: | Tespi (marchio Nicola Pesce Editore) |
Prezzo: | € 10,00 |
Pagine: | 80 |
Edito per la Tespi editore nella collana Malacarne, Arcasacra è una graphic novel dalla struttura idea-sviluppo e realizzazione finale molto particolare. Palindroma. Non è solo il titolo a specchiarsi in se stesso ma anche il volto di due donne. Due donne riportate su due copertine differenti. Il risultato è un solo albo e due inizi a seconda dalla donna che si sceglie. Il diavolo e l’acqua santa. Una suora e una giovane ragazza. Quale mistero si cela all’interno di questo lavoro? Diventa anche palindromo scoprirlo perché a seconda della donna che si sceglie si sviluppa una storia differente nell’ambientazione e nell’intreccio. La cura nello sviluppo della storia nasce dalla fantasia di Alex Crippa mente la tensione narrativa rimane accentuata dal disegno di un incredibile Emanuele Boccanfuso.
Siamo in Puglia. Territorio della provincia di Brindisi. Le prime scene si aprono nel refettorio di un convento o sul ponte di una barca di profughi. Sono i due estremi figurativi di una corda che conduce a un gioco il cui esito verrà svelato a metà della stessa: infatti i due lembi si raccordano a metà dell’albo, in una comune conclusione vista da due inquadrature che corrono su binari paralleli e opposti, al centro delle quali ci sono le due donne in copertina con il loro passato e presente.
I due autori hanno voluto raccontare un argomento oggetto spesso di cronaca e che attanaglia i paesi di frontiera. Lo sbarco degli immigrati clandestini e il traffico della prostituzione.
Le due protagoniste sono le chiavi di lettura di due punti di vista opposti: la vittima e il volontario che offre assistenza. Le difficoltà sono notevoli in entrambi i casi. Crippa e Boccanfuso ci fanno vivere come in un film l’odissea di una giovane donna che cerca di raggiungere la sorella ma che alla fine verrà messa sulla strada, e il suo coraggio nel cercare a tutti i costi quell’occasione che le faccia riguadagnare la libertà.
Dall’altra parte una giovane suora intransigente passa molto del suo tempo sulla strada cercando di aiutare le ragazza immigrate costrette a prostituirsi. Una strada non facile. Una via che mette alla prova la migliore buona intenzione.
Nella conclusione si libera ogni tensione narrativa.
Il tratto moderno del disegno, ma al tempo stesso descrittivo e d’impatto, affianca e supporta molto bene una vicenda cruda. Il lettore è portato a soffermarsi e pensare più di quanto un articolo di giornale o un servizio televisivo riesca a fare.
di Cinzia Modena