Andrew Howe infiamma Torino
Giugno 7, 2006 in Sport da Momy
Torino, a poco più di tre mesi dalla fine delle Olimpiadi Invernali, riscopre la voglia di sport, e accorre con entusiasmo alla XII edizione del Meeting Internazionale di Atletica Leggera (la VII dedicata a Primo Nebiolo). Sugli spalti di un Ruffini in grande spolvero ieri sera si sono seduti almeno in 10.000, a testimoniare come l’atletica che conta merita un posto d’onore nella nostra città.
Le gare in programma vedevano ai blocchi di partenza alcuni degli atleti più in forma del momento, come Giuseppe Gibilisco, Brad Walker e Tim Mack nell’asta, l’algerino Ali Saidi Sief e il keniano Moses Mosop nei 3000, Magdelin Martinez e Tatyana Lebedeva nel lungo femminile, Andrew Howe nel salto inlungo.
Alla fine non tutti hanno rispettato le aspettative della vigilia, ma il meeting ha avuto comunque il privilegio di portare alla luce una stella di prima grandezza come Andrew Howe, che ha infiammato il pubblico nella gara di salto in lungo. Il 21 Andrew, americano di nascita ma italianissimo di adozione, dopo tante promesse è finalmente diventato una realtà. La sua gara nel lungo, con 4 salti oltre gli otto metri, è da incorniciare. La misura che gli ha dato la vittoria, 8.26, è la seconda prestazione italiana di sempre dietro all’8.43 di Giovanni Evangelisti, che resiste da quasi vent’anni. Speriamo che Howe riesca a superarlo, magari ai prossimi europei di Goteborg, in programma dal 6 al 13 agosto.
Delude nel salto con l’asta Giuseppe Gibilisco, che esce di scena troppo presto, con un misero 5.40, ovvero ben mezzo metro in meno del suo primato personale. In questa gara la vittoria va all’americano Brad Walzer, già campione del mondo indoor quest’anno a Mosca.
Negli 800 si rivede finalmente Andrea Longo, terzo alle spalle del vincitore, il kuwaitiano Mohamed Al-Azimi Mutlak e dell’ucraino Ivan Heshko.
Nel salto in alto nessun atleta riesce a tener testa all’oro olimpico di Atene, lo svedese Stefan Holm, che chiude a 2.30. Buona prestazione per l’azzurro Andrea Bettinelli: il suo salto a 2.27 gli vale la seconda piazza.
Le gare sprint non regalano particolari emozioni cronometriche. Lo statunitense Marquis Davis, con 10.27 si aggiudica i 100, mentre il suo connazionale Martin Rodney si impone ni nei 200 con un tranquillo 20.42.
Sono comunque le pedane dei salti a fornire le emozioni maggiori: nel triplo maschile Fabrizio Donato vola a 17.14, salendo sul gradino più alto del podio. In campo femminile Magdelin Martinez non riesce ad imitare l’azzurro, e deve accontentarsi della terza piazza. La vittoria è andata alla strepitosa Tatyana Lebedeva, che alla sua prima uscita stagionale piazza, al primo salto, un perfetto 15.00, continuando così la sua striscia vincente a Torino.
Alla fine, è festa per tutti, con i fuochi d’artificio che hanno colorato, non solo d’azzurro, la notte torinese.
di Monica Mautino