AMMMERICA – Atto ventesimoquarto (Un hotel pieno di orsi)
Settembre 19, 2011 in Viaggi e Turismo da Meno Pelnaso
È sera, siamo stanchi morti dopo l’ennesimo balzo attraverso l’America.
Arriviamo all’hotel che ormai è quasi mezzanotte.
È buio e freddo.
Mentre mi avvicino all’entrata qualche cosa si muove nell’ombra attirando la mia attenzione.
Attorno non c’è nessuno e il movimento sembra quello di un animale.
Mi vengono in mente i racconti di chi già ci è stato … volpi, … procioni, … lupi, …
Proseguo, ma nuovamente qualche cosa si muove facendo anche un po’ di rumore sul ghiaino vicino all’aiuola.
Questa volta lascio le valige e mi avvicino quatto quatto …
… l’ombra si tuffa nella siepe …
… non deve essere molto grosso visto che ha paura di me e scappa, mi rincuoro perché non mi piacerebbe avere a che fare con un lupo affamato o impaurito, anche se di piccola taglia.
Mi sporgo lentamente oltre la siepe e lo vedo lì tremante … è un leprottino color crema!
Lo lascio tornare alla tana e vado verso la mia.
Ora che sono di lato all’ingresso vedo meglio anche che sulla panchina ci sono due … orsi …
Già, … proprio due orsi (di legno) che chiacchierano comodamente seduti.
Prendo i bagagli abbandonati e sulla colonna vedo scolpito un altro orsetto dagli occhi che brillano e mi osservano.
Questo hotel comincia a piacermi.
Entro trascinando le valigie e vado al banco per fare la registrazione.
Un ambiente caldo con il caminetto e i dettagli in legno accoglie il visitatore.
Quadri e statuette che rappresentano orsi ed orsetti arredano tutto l’hotel.
Vado al banco, ma non c’è nessuno.
Aspetto un po’, poi busso sul banco e chiamo qualcuno.
Improvvisamente, praticamente da sotto il banco alto della reception, mi arriva alle ascelle, spunta improvvisamente un uomo che mi sorride … ma che scherzi da prete!
Cosa cavolo ci faceva sotto il banco?!?!
Mi registra e prendo la chiave magnetica. L’uomo con un sorriso mi dice quale è la mia camera e … di seguire qualcosa o qualcuno che non capisco.
Purtroppo ancora non riesco sempre a capire al volo alcuni accenti americani ed ora sono anche stanco morto.
Gli chiedo di ripetere, ma la pronuncia è strascicata ed ancora non capisco!
Mi volto nella direzione in cui lui sta guardando, … non c’è anima viva.
Allora, chiedendo ancora scusa e sentendomi uno stupido, gli chiedo la cortesia di ripetere per l’ennesima volta.
Lui ripete più lentamente ed adesso capisco che mi sta dicendo di “seguire le orme”.
“???”
Mi ha preso per un indiano o un cowboy?!?
Lo guardo pensando che a quest’ora deve aver già fatto fuori tutta la scorta di birra della cucina.
Lui capisce e mi indica il pavimento …
… già! … le orme … è naturale!!!
Le orme sono ovunque e tracciano anche le vie per l’ascensore, la piscina o la macchinetta delle bibite …
Gli orsi sono persino in piscina (ma forse è una pescheria?) … per tenere anche il canestro …
Decisamente originale!
Bene! … sto vedendo orsi ovunque … è proprio ora di andare a dormire …
… con l’orsetto!
Affettuosamente Vostro
Meno Pelnaso
di Meno Pelnaso