Altri trucchi d’autore

Gennaio 3, 2008 in Libri da Redazione

Titolo: Altri trucchi d’autore
Autore: Mariano Sabatini
Casa editrice: Nutrimenti
Prezzo: € 12,00
Pagine: 318

Altri trucchi dDiventare scrittori. Ormai, soprattutto in quest’epoca in cui internet è tanto diffuso, dove basta un po’ di tempo e una pagina web per improvvisarsi cantastorie, sembra più semplice di quello che in effetti è. Un’epoca dove, per pubblicare un proprio lavoro, bastano pochi click su siti come lulu.com, dove spesso l’autodistribuzione è incentivata dal passaparola della rete. Insomma, ormai si è scrittori anche solo per hobby, senza alcune pretese di velleità artistiche.

Proprio in quest’epoca, dunque, un libro come “Altri trucchi d’autore” di Mariano Sabatini può essere utile, può interessare ed essere letto con avidità, carpendo pochi, semplici consigli per coltivare la propria passione (non più) segreta. Secondo volume dell’autore, racchiude diverse interviste di autori vari, da Enrico Brizzi – intervista d’apertura – a Federico Moccia – intervista di chiusura. Incontri che Sabatini ha condensato con qualche decina di domande dirette che vogliono cercare di mostrare il “duro” mestiere dell’autore. Domande che cercano di indagare sulla natura delle idee: c’è un modo per favorirle, per farle uscire allo scoperto, per coltivarle? O è tutto nato dal caso, i capolavori non si programmano ma escono liberi dalla penna (o dal computer)?

Ma non solo. Ci permette di sfamare la curiosità con particolari, vedere da vicino lo studio del proprio scrittore preferito, conoscere la sua musica prediletta, le abitudini.

Veniamo a scoprire che, grosso modo, quasi tutti gli scrittori presi sotto esame ascoltano musica classica mentre scrivono, che scrivono ogni giorno, con metodo, perchè il talento deve essere coltivato dalla costanza. Tutti, senza quasi eccezione, utilizzano il computer e non la penna, in quanto lo schermo del pc da loro un senso di continuo rinnovamento. Molti odiano l’editing, altri pensano che quello sia il momento meno importante, il momento in cui il romanzo ormai è partorito. C’è chi non legge durante la stesura di un romanzo(per non lasciarsi contaminare da “cattiva scrittura”, asserisce Brizzi) e chi, come Cinzia Tani, invece legge decine e decine di libri, soprattutto per documentarsi.

C’è spazio per tutti: saggisti, autori televisivi, giallisti, semplici romanzieri, novelli e affermati da tempo. C’è chi si perde in chiacchiere e chi è secca e decisa, come la Santacroce.

Il fine ultimo non è quello di redarre un prontuario per il buon scrittore, ma solo divertirci, mostrare da vicino il mito dell’artista, passare il tempo. Anche perchè non esistono le tecniche per Essere qualcosa.

E, se mi permettete un breve commento personale, per fortuna, oserei aggiungere.

di Alice Suella