In tour il bus a idrogeno

Maggio 21, 2001 in Technology da Claris

24514(1)Viaggeremo sempre più sicuri e senza inquinare le strade? Per intanto l’ambizioso progetto CityClass Fuel Cell diventa realtà. Realizzato da un’associazione temporanea di imprese formata da Azienda Torinese Mobilità, Irisbus, Gruppo Sapio, Ansaldo Ricerche, Compagnia Valdostana delle Acque, Enea, nonché voluto dalla Città di Torino, il progetto “emissioni zero” è stato finanziato dal Ministero per l’Ambiente. L’obiettivo è l’avvio della produzione e l’introduzione nel normale servizio di linea a dal 2005.

Primo autobus italiano a idrogeno, è divenuto realtà a tempo di record, ossia in un anno circa di lavoro. Sono stati così pienamente rispettati gli impegni assunti dall’Associazione Temporanea di Imprese realizzatrice del progetto “Bus a idrogeno-emissioni zero” nei confronti della Città di Torino e del Ministero dell’Ambiente, che rispettivamente contribuiscono a promuovere e finanziare l’operazione. Il Bus si chiama CityClass-Fuel Cell ed è stato presentato a Torino prima della partenza per Londra, dove l’autobus viene ufficialmente esposto a livello mondiale fino al 24 maggio alla Conferenza UITP.

Entro il 2001 il CityClass a idrogeno entrerà in servizio sperimentale sulla rete torinese di trasporto pubblico dell’ATM. Torino diventa così capofila della sperimentazione nel trasporto pubblico di quello che tutti indicano come il carburante del futuro, in grado di eliminare il sempre più sentito problema dell’inquinamento dei centri urbani. I più recenti studi scientifici hanno infatti individuato nell’idrogeno il più probabile sostituto dei derivati dal petrolio, ed hanno indicato nel prossimo decennio il tempo necessario per un suo diffuso utilizzo.

Il bus a idrogeno è azionato da un motore elettrico alimentato dalla cella combustibile e da un sistema di accumulatori. Dal punto di vista ambientale è molto importante rilevare come, in questo specifico caso, la produzione del combustibile avviene per via elettrolitica dall’acqua, utilizzando l’energia idroelettrica. La costruzione del bus è avvenuta nello stabilimento Iveco-Irisbus di Valle Ufita a partire dal giugno dello scorso anno. Il CityClass utilizza la tecnologia International Fuel Cell Tecnologies (IFC), ossia del più grande produttore americano di generatori fuel cell, fornitore Nasa e partner del programma spaziale americano.

Sono in corso di approvazione le normative che regolano l’utilizzo dell’idrogeno su veicoli industriali e bus. Proprio lo sviluppo di un quadro legislativo adeguato al cambiamento tecnologico è del resto uno degli obiettivi del progetto. A tale proposito, l’Associazione Temporanea di Imprese che ha realizzato il programma “Emissioni zero” ha proposto ai Ministeri coinvolti nelle autorizzazioni necessarie (Trasporti, Interni, Sanità) l’approvazione di una convenzione con cui definire gli aspetti giuridici e normativi relativi alla circolazione dell’autobus ed al rifornimento dell’idrogeno.

Proprio partendo dalla necessità di una forte sinergia, il progetto prevede una partecipazione quasi paritetica di soggetti pubblici e privati. La “storia” del programma “Bus a idrogeno-Emissioni zero” nasce a seguito della predisposizione di un primo progetto da parte di ATM, Iveco e Centro Ricerche Fiat e dell’interesse per tale progetto da parte della Città di Torino che, nel febbraio del 1999, ha avanzato una richiesta di finanziamento al Ministero per l’Ambiente. Il Ministero ha approvato l’operazione con decreto del novembre 1999.

L’obiettivo finale del programma è quello di iniziare la messa in esercizio di piccole flotte sperimentali a partire dal 2005, mentre le tempistiche per una maggiore diffusione di tale tipo di tecnologia dipenderanno dagli esiti della sperimentazione e dalle politiche di prezzo delle celle. Si può ritenere che tale diffusione possa avvenire intorno al 2010.

di Claris