La cucina delle fiabe

Novembre 2, 2003 in Libri da Gustare da Momy

Roberto Carretta – La cucina delle fiabe – Il leone verde Edizioni, pagg. 80, € 9.00

LDG 2003…e vissero tutti felici e contenti.

Finiscono così tutte le fiabe, lasciando un senso di dolcezza paragonabile a quello delle prelibatezze che chiudono un pasto luculliano.

Un fil rouge sottile, che lega fate, maghi, re, regine, principi e Cenerentole ai piaceri della tavola, cominciando proprio dai dolci, che sono i protagonisti principali di questo libro, scritto per essere letto dai bambini, sì, ma anche da chi vuol riportare in cucina la magia e l’incanto delle fiabe.

Alle ricette si alternano, con sorprendente maestria, aneddoti di novelle che coprono un arco di tempo sorprendente: dal Medioevo ai giorni nostri. Provo una sottile invidia, da appassionata di fiabe quale sono, per l’autore che ha scovato, dai meandri di biblioteche polverose, storie che da grandi tendiamo a dimenticare.

La sensazione di appartenere, anche solo per un momento, a quelle storie, l’immedesimarsi nei personaggi e nella vita magica, ci fa sentire, mentre leggiamo, il profumo dei manicaretti che servono per far innamorare i principi, per sfatare gli incantesimi, per chiedere la grazie alle fate, per rendere felice un bambino, dar da mangiare ai poverelli, ammansire gli orchi cattivi…

Una caratteristica comune a queste ricette, magiche per definizione, è la presenza delle spezie, che con i loro con poteri straordinari trasformano ogni piatto in un incantesimo. Le più gettonate? La cannella, che troviamo nel Panpepato, nel Vin Brulé e nelle Mele del principe azzurro e la vaniglia che addolcisce i Frutti del paradiso, insaporisce il Pandolce della Fata e impreziosisce le Delizie all’arancio.

E poi la frutta secca, a cominciare dalle mandorle, regine della cucina fatata, che troviamo nel Marzapane, nell’Homentash di Tina e nei Paladini di zucchero, per proseguire con le noci che troviamo nel Pane di frutta secca e sono l’ingrediente principale delle Tagliatelle con sugo d’agliata, dell’Agliata in brodo e del Bonbon di datteri e noci e concludere infine con l’uvetta, presente nel Pane del battesimo e nella Lepre golosa.

Un capitolo a parte merita il granchio, che scoviamo nella Zuppa di Granchi che la Dona Flor di Jorge Amado usa per legare a se, in morte come in vita, il suo amante e nell’Insalata di granchi e melagrana, un piatto sensuale che unisce al pesce il frutto simbolo della fertilità.

Questi sono solo alcuni “assaggi” del volume “La cucina delle Fiabe”, edito da Il leone verde, un libro che può trovare posto in cucina, per essere sfogliato alla ricerca di una ricetta con cui incantare i commensali, o in camera da letto, sul comodino, per farci portare nel mondo dei sogni…

di Monica Mautino