Tenda Rossa

Marzo 20, 2003 in Arte da Marinella Fugazza

34166(1)

La conquista del Polo Nord è stata per secoli una delle mete più affascinanti dell’esplorazione umana: dai primi tentativi con i velieri e le slitte ad opera di Hudson nel 1607, Phipps nel 1773, Parry nel 1827 e Nansen nel 1893, alle sfide temerarie con il pallone aerostatico (Andrée nel 1897) e con l’aereo (Hammer nel 1923, Amundsen nel 1925, Byrd nel 1926), l’uomo provò con ogni mezzo a raggiungere il “tetto del mondo.

Fu Umberto Nobile a intuire che l’impresa sarebbe stata possibile con l’uso del dirigibile: nel 1926, con Roald Amundsen, egli trasvolò per la prima volta l’Artide a bordo del Norge. Due anni più tardi, Nobile organizzò un’esplorazione più accurata con il dirigibile Italia: il 24 maggio 1928, l’aeronave Italia in missione scientifica sulla calotta polare, comunicò alla nave appoggio Città di Milano di aver sorvolato il Polo Nord alle ore 2.20, lasciandovi cadere la bandiera tricolore e di avere, quindi, virato per rientrare alla base. Il giorno successivo, dopo aver percorso un buon tratto sulla via del ritorno, alle 10.27 trasmise ancora un messaggio e fu l’ultimo poiché incontrò una tempesta e, sul mare non molto lontano dall’isola Foyn, a nord-est delle Spitzbergen, successe la tragedia. Il dirigibile, che aveva una cubatura di 18.500 metri cubi, si appesantì all’improvviso e nulla fu possibile per ridargli quota: seguì un urto tremendo contro i banchi di ghiaccio ed il corpo cabinato principale, avente a bordo dieci membri dell’equipaggio, si staccò e si sfasciò lungo un tratto di banchisa, mentre gli altri sei aeronauti, rimasti nelle cabine interne dell’aeromobile, scomparvero per sempre con l’involucro portante che, alleggerito, fu trascinato lontano dalla bufera. I sopravvissuti attesero per 48 giorni l’arrivo dei soccorsi.

La Tenda Rossa divenne il loro rifugio e la base da cui trasmettere via radio i messaggi di aiuto. Il recupero dei superstiti, aggregò squadre di soccorso di diverse nazionalità e tutti si prodigarono per salvare gli uomini del dirigibile Italia. Nelle fasi del soccorso perì anche il grande esploratore norvegese Amudsen, il conquistatore del Polo Sud, che “spari’” inghiottito dai ghiacci a bordo del suo aereo.Le operazioni di salvataggio si conclusero il 12 luglio 1928 con l’arrivo del rompighiaccio sovietico Krassin

La storica e sfortunata impresa di Umberto Nobile e del dirigibile Italia, nel 75° anniversario della trasvolata, verranno ricordati per due giorni al Museo Nazionale della Montagna al Monte dei Cappuccini a Torino. Venerdi’ 21 marzo alle ore 17,30, nella Sala degli Stemmi, Carlo Barbieri introdurra’ la proiezione del film “La Tenda Rossa” di Mikhail Kalatozov ( 1969), con Sean Connery, Claudia Cardinale, Massimo Girotti, Luigi Vannucchi. Sabato 22 marzo dalle ore 9 alle ore 13 nell’atrio della biglietteria, sempre del Museo, ci sara’ l’annullo postale celebrativo della ricorrenza con una serie di 4 cartoline commemorative realizzate, cosi’ come la manifestazione, dal Museo Nazionale della Montagna e dall’Associazione Grande Nord di Torino in collaborazione con la Citta’ di Torino, Cai e Comitato Internazionale per la Memoria Storica di Umberto Nobile di Milano.

La Tenda Rossa è oggi conservata al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano.

di Marinella Fugazza