Woyzeck
Aprile 1, 2002 in Spettacoli da Roberto Canavesi
Una firma di prestigio come Giorgio Barberio Corsetti firma il “Woyzeck” di Georg Büchner in scena, dal 2 al 7 aprile al Teatro Carignano, per la stagione dello Stabile (feriali 20.45, festivi 15.30 con info allo 011.517.62.46): capolavoro incompiuto composto nel 1836, “Woyzeck” è una ballata in venticinque rapidissime scene ispirata ad un fatto di cronaca, la condanna a morte dell’omonino barbiere avvenuta a Lipsia nel 1824.
Büchner trasforma il protagonista in un soldato povero ed ignorante, personalità inquieta in apertura di sipario intenta a rasare il proprio capitano: il giovane ama Maria, una prostituta che dopo averlo reso padre si è gettata tra le braccia del tambur maggiore.
Alla perenne ricerca di denaro, Woyzeck accetta di fare da cavia per il dottore in una strana dieta a base di piselli, ma una volta scoperta l’amata a ballare in un’osteria con il proprio superiore decide di vendicarsi e, procuratosi un coltello da un rigattiere ebreo ed attirata con l’inganno la donna, la uccide sulla riva di uno stagno: al delitto segue la fuga mentre un poliziotto, appena sopraggiunto, ne sottolinea freddamente l’efferatezza.
Una materia originale certo non lineare ma ricca di fascino: la vicenda umana del soldatino, la rapidità delle azioni, il senso generale di follia che caratterizza la Germania del primo Ottocento sono gli elementi che hanno sempre suscitato interesse stimolando le più svariate interpretazioni: quella di Barberio Corsetti, una coproduzione Stabile dell’Umbria – Fattore K – Biennale di Venezia, punta sull’essenzialità dello spazio nudo delimitato da pesanti lastre di metallo. In scena Nicola Alcozer, Ruggero Cara, Giovanni Franzoni, Lucia Mascino e Filippo Timi con costumi di Cristian Taraborrelli e luci di Pier Giorgio Foti.
di Roberto Canavesi