Viajar!

Febbraio 5, 2010 in Fotografia da Stefano Mola

Viajar!Avete ancora circa una settimana di tempo per andare al Diwan Café (Via Baretti 15, Torino) e vedere la mostra Viajar del fotografo Davide Greco. Proprio tenendo conto della fredda stagione, vi consiglio caldamente di farlo, perché le foto sono davvero belle.

Che cos’è Viajar? La nuda e vera sintesi la troviamo tra le parole che Davide ha scritto a mo’ di presentazione: con me, una macchina fotografica, il desiderio di partire e un unico pensiero: portare a casa qualche scatto buono al termine di ogni giornata.

Viaggiare per fotografare. Non so se vi è mai capitato di farlo. Essere in un luogo nuovo e per vederlo davvero, guardarlo attraverso un mirino. Il mezzo espressivo, la reflex, diventa un vincolo e uno stimolo. Raccogliere uno scatto dopo l’altro come tessere d’un mosaico, o di un puzzle.

Viajar 2Potrebbe essere anche solo una mia convinzione, ma questo è un modo davvero intenso di viaggiare. L’attenzione è a mille, gli occhi guardano in tutte le direzioni, si vedono mille e mille dettagli, mescolando inestricabilmente la nostra disposizione d’animo con quanto offre l’esterno.

Qui l’esterno è il Portogallo, per la precisione Porto e Lisbona. Città, ma soprattutto le persone nelle città, guardate con una attenzione partecipata anche se mai indiscreta. Ancora le parole di Davide: Essere soli, senza bisogni, sconosciuti, stranieri e tuttavia sentirsi a casa ovunque: lungo la foce del Rio Douro, camminando un intero pomeriggio sotto la pioggia, verso l’Oceano; tra i vicoli serpeggianti e sensuali dell’Alfama, con i suoi vecchi tram e i ragazzini aggrappati alle porte per non pagare il biglietto; negli sguardi curiosi, diffidenti o nei gesti comuni di semplici passanti; tra gli odori e i colori dell’antico mercato di Bolhao o sulla soglia della bottega di un anziano falegname in Rua da Biça.

Colpiscono soprattutto alcuni sguardi catturati in modo genuino e fresco: un uomo seduto in terra insieme ai suoi cani, una donna che sale al volo su un tram (dove l’uso del mosso è davvero creativo). E i colori intensi che sanno di vita.

Se volete farvi un’idea delle foto di Davide, potete trovarle su flickr. Quelle della mostra non ci sono ancora: dovete proprio andare al Diwan: fatelo.

di Stefano Mola