Toro, torna Franco

Dicembre 11, 2002 in Sport da Giovanni Rolle

Si avvicina sempre di più il ritorno di Josè Franco Ramallo. Nella doppia seduta di allenamento che i granata hanno sostenuto ieri a Settimo (oggi la comitiva granata rientrerà però ad Orbassano), l’attaccante uruguaiano ha lavorato per la prima volta a pieno regime insieme ai compagni. A dare via libera alla punta sudamericana è stato il controllo ecografico a cui è stato sottoposto martedì, da cui è emerso un netto progresso nella rieducazione del muscolo del ginocchio operato, che ha permette al giocatore di sottoporsi ad un allenamento completo. Prende quindi sempre più consistenza l’ipotesi che Franco possa tornare in campo dopo la sosta natalizia.

Lo scorso nove agosto Franco era stato sottoposto ad un intervento chirurgico in Uruguay, nel corso del quale il professor Carlos Suero aveva eseguito un’operazione di pulizia al tendine rotuleo. I problemi di Franco erano iniziati con l’infortunio dello scorso due febbraio nel match contro l’Inter, dove il giocatore aveva riportato una lesione al tendine rotuleo del ginocchio sinistro. Dopo venti giorni di forzato stop il giocatore era tuttavia rientrato in campo per l’ultima parte del campionato. In un primo tempo lo staff medico del Torino aveva ritenuto che per superare i problemi dell’uruguaiano fossero sufficienti una quarantina di giorni di stop, ma il riacutizzarsi dei fastidi durante la fase di preparazione estiva a Cogne hanno reso inevitabile l’intervento chirurgico. Ora però i problemi di Franco, come ha annunciato ieri il medico sociale del Torino Calcio Campini, sembrano essere definitivamente superati e per l’uruguaiano si avvicina il momento del rientro.

Buone notizie anche per Luca Bucci. Il portiere granata, che martedì aveva accusato un leggero dolore alla schiena, ieri pomeriggio ha ripreso ad allenarsi e sarà regolarmente in campo domenica prossima contro l’Udinese.

Ieri la squadra di Ulivieri ha pranzato in compagnia del patron Cimminelli, giunto a Leinì in compagnia del figlio Simone e del presidente Romero. L’azionista di maggioranza del club granata ha inoltre fatto il punto sulla questione stadi, con particolare riferimento al Filadelfia: “E’ ora di fare chiarezza sul Filadelfia, a proposito del quale sono state espresse troppe parole fuori luogo. I documenti dimostrano che il Filadelfia è del Toro e non della Sis, come è stato scritto in modo errato da molte parti. Anzi, si tratta della prima volta che lo stadio diventa di proprietà del Torino Calcio, mentre in passato apparteneva formalmente alla ‘Società Civile Campo Torino. Inoltre, il documento firmato scorso 18 giugno sulla questione stadi è intestato al Torino Calcio e non alla Sis o a Cimminelli”.

Il patron granata è un fiume in piena: “A chi dice che voglio arricchirmi alle spalle del Torino rispondo che basterebbe che avessi tenuto per me i soldi che ho investito nel calcio per essere più ricco. Quando ho rilevato la società il patrimonio netto era infatti di meno ventun miliardi di lire, oltre a 144 milioni di debiti”.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, Cimminelli crede ancora fermamente nella salvezza: “A tornare in serie B non ci voglio nemmeno pensare”, aggiunge il patron granata, il quale aggiunge tuttavia una frase sibillina: “Nella malaugurata ipotesi in cui dovessimo retrocedere, sarà allora il caso di prendere provvedimenti drastici, visto che all’inizio della stagione mi erano state garantite certe cose. E’ vero che il pallone è rotondo, però questo discorso può valere solo fino ad un certo punto”. A Mazzola staranno fischiando le orecchie.

di Giovanni Rolle