Sapori, libri ed eventi

Maggio 16, 2001 in Libri da Gustare da Claris

Un caleidoscopio di manifestazioni, tutte d’indubbio prestigio, in Italia e all’estero: ecco il calendario degli appuntamenti con I Ristoranti della Tavolozza protagonisti. Nel corso di una conferenza stampa, ieri, Claudia Ferraresi, presidente dell’Associazione Ca dj’ Amis, ha illustrato le strategie dell’anno in corso. Ricordando che i I Ristoranti della Tavolozza sono nati nel ’90 come gruppo di lavoro dedicato alla valorizzazione del Piemonte in ambito enogastronomico, la Presidente ha precisato il principale tema di discussione dell’anno in corso: la cucina della storia. Il nuovo impegno comune ha come obiettivi la divulgazione di una corretta informazione nei confronti del rapporto cibo-uomo-ambiente e l’analisi del pieno appagamento dell’uomo attraverso il cibo nel corpo e nella mente. Psicologia, costume, sacralità, protezione, rispetto, educazione, professionalità e arte sono i campi di sviluppo di una tematica del quotidiano, che passando per la gola non conosce confini.

Al centro di tutti gli eventi, nonché elemento trainante, la V edizione di Libri da Gustare. L’annuale rassegna itinerante di venti libri che parlano di storia, cultura e tradizioni legate al cibo inizierà venerdì prossimo durante una conferenza presso la Fiera del Libro per concludersi a dicembre. Le case editrici e gli autori delle opere, selezionate da una commissione di giornalisti, enogastronomi ed opinion leaders, sono invitati nel salotto letterario organizzato da I Ristoranti della Tavolozza. Il pubblico che partecipa agli eventi organizzati, i lettori e gli appassionati, nonché i navigatori Internet, possono votare i cinque libri “gustosi” dell’anno collegandosi all’home page della manifestazione (libridagustare.traspi.net).

La forte connotazione della ricerca storica per esprimere il costume gastronomico di ogni regione, ha determinato scambi istituzionali importanti con altre regioni, esperienze gratificanti e stimolanti di crescita per tutti ed il calendario dell’anno ne è piena testimonianza.

Il 28 maggio preso i tenimenti di Fontanafredda a Serralunga d’Alba, i Ristoranti della Tavolozza organizzano una giornata di riflessione dal tema ‘Teatralità del Convivio?’. L’incontro è dedicato a Alberto Schieppati, già direttore di Bar Giornale ed ora di Fuoricasa, intelligente rivista della ristorazione collettiva. Sono previste presenze qualificate per approfondire il tema principale: tra le altre del Cesmeo, per regalarci uno spaccato delle abitudini dei popoli extraeuropei.

Giovedì 31 maggio a Palazzo Bricherasio a Torino viene presentato uno dei migliori libri dell’anno enogastronomico: Spunti e spuntini letterari, antologia di Rita Rutigliano.

Due sono gli appuntamenti nel Principato di Maonaco: il primo a giugno in collaborazione con la comunità montana Monte del Subasio, che presenta i propri prodotti. Il secondo è di cruciale importanza per evidenziare il credito che, anche all’estero, l’Associazione guidata da Claudia Ferraresi ha saputo conquistarsi in un decennio. Allo Sporting Club di Montecarlo, nel corso di una cena di gala autunnale, I Ristoranti della Tavolozza saranno premiati nella “notte della ristorazione”.

Prima dell’estate altre due vetrine italiane: Gaudium, borsa del turismo enogastronomico, a Grinzane Cavour dal 21 al 23 giugno, e la settimana dedicata alla cucina del territorio italiano presso il Fort Village di S. Margherita di Pula.

Scorrendo il calendario autunnale, altri appuntamenti di qualità spiccano come piatti dai sapori unici su una tavola imbandita: la festa del riso italiano a Desana (Vc), il Salotto di Papillon a Stupinigi (novembre) e il salone dei sapori di inizio dicembre a Parigi.

Come non citare poi i mercoledì del Brachetto al Caffè Guglielmo Pepe di Torino, i corsi di cucina ed enologia, le serate gastronomiche a tema?

Insomma una scelta ampia e vasta a riconferma (ce ne fosse bisogno) della serietà d’intenti non passeggera, ma duratura e meditata de I ristoranti della tavolozza, realtà umana forte ed affiatata, capace di fare opinione e qualità. A questo proposito, è stato rilevante il grido d’allarme lanciato dalla Ferraresi relativamente alla necessità di una mentalità aperta per la gestione del boom enogastronomico e della tutela dei sapori veri. Il rischio che il settore potrebbe avere, infatti, è quello di dare per scontato un successo in ascesa e curare meno la qualità della produzione e la garanzia dei prodotti, con l’ovvia conseguenza del tracollo globale. Splendida l’idea della Presidente: formare un comitato scientifico per l’enogastronomia. Impresa difficile coagulare forze ed interessi disparati, ma I Ristoranti della Tavolozza hanno le capacità per riuscirci: in bocca la lupo!

di Claris