Sapori d’autunno in provincia

Febbraio 16, 2001 in Enogastronomia da Claris

Una pregevole iniziativa enogastronomica, patrocinata dall’Atl delle valli di Susa, del Sangone e di Pinerolo, è partita la scorsa settimana per abbracciare, fino alla metà di novembre, il vasto territorio delle montagne olimpiche: vallate legate da tradizioni antiche, fiere e prodotti agricoli, culinari e artigianali tipici.

Il “2° circuito dei sapori d’autunno” in questi territori prevede un concorso a premi a fermate, le tappe del gusto, tra sagre, vini pregiati e turismo gastronomico. L’idea è di coinvolgere i cittadini in un percorso attraverso le varie iniziative dei comuni del consorzio Montagne doc. Coloro che partecipano ad almeno sei manifestazioni e si ricordano di farsi vidimare l’apposita cartolina parteciperanno all’estrazione di un viaggio per due persone e di altri interessanti premi.

Se si sono concluse lo scorso week-end le proposte di Bricherasio (sagra dell’uva), Cumiana (mercato di alimenti biologici) e Perosa Argentina (il dono del formaggio), il prossimo fine settimana due appuntamenti aspettano i golosi girovaghi.

A Oulx c’è la fiera franca, di origini antiche (1494, addirittura!), così chiamata perché il re di Francia concesse il privilegio di non pagare le tasse sulle merci trattate al mercato. Attualmente è l’unica fiera zootecnica dell’alta valle, cui si affianca una rassegna dei prodotti tipici locali.

Domenica 1° ottobre a San Pietro Val Lemina, durante la 35a sagra del fungo, i valligiani offrono agli ospiti polenta, salsiccia e, naturalmente, funghi a volontà.

L’8 ottobre ci si può comodamente spostare tra Giaveno e Condove, ovvero tra il mercato dei funghi (“fungo in festa”) e la fiera della toma. Entrambe le iniziative sono accompagnate da forme d’arte: caricature ironiche e opere pittoriche sul re del sottobosco, dibattiti e promozioni di oggetti d’artigianato tipici.

Dal 12 al 15 ottobre non è perdibile il tradizionale appuntamento con la sagra valsusina del marrone di Villar Focchiardo, un paese che vive in simbiosi con i castagneti circostanti. Si possono anche ammirare l’abilità dei locali nel far saltare in enormi padelle bucherellate le “brusatà”, offerte sempre con un generoso bicchiere di vino.

Parallelamente, a Coazze, domenica 15, si può compiere un viaggio tra sapori e letteratura, degustare leccornie e formaggi tipici assistendo ad un coinvolgente spettacolo teatrale.

Dal 19 al 22 ottobre ancora le castagne protagoniste: a San Giorio con la 12a fiera del marrone, accanto ad una mostra di antichi mestieri nelle strade del paese.

Negli stessi giorni ci si può dirigere a Vigone per “non solo mais”. Il granoturco, nella zona, si è elevato da semplice coltura a cultura, a modo di essere. La rassegna ha l’obiettivo di far conoscere il prodotto con convegni, esposizioni e visite guidate. Non solo polenta, ma molto di più!

Infine Tuttomele, a Cavour dal 4 al 12 novembre: una delle più grandi manifestazioni frutticole del nord Italia. Le mele di Cavour, vale la pena di ricordarlo, derivano da coltivazioni con un uso ridotto di fitofarmaci. I ristoranti locali gareggiano nell’offrire i migliori piatti a base di mele per tutto il periodo.

Vale la pena di ricordare che lungo le “strade del gusto” descritte è facile poter assaggiare pregiati nettari ed essere graditi ospiti delle aziende associate del D.O.C. Pinerolese, punto di forza di una viticultura che ha saputo farsi apprezzare in Italia e all’estero. Spiccano sia alcuni nomi, forse poco noti, quali Avarengo, Avanà, Neiret, Lambrusca, che, insieme, danno il celeberrimo Ramiè, sia il vitigno Doux d’Henry, dal quale si ricava l’omonimo nettare.

Agenzia per l’accoglienza e la promozione turistica del pinerolese

viale Giolitti, 7/9 – 10064 Pinerolo (To) – tel. 0121/794.003

 

di Claudio Arissone