Ritratti di montagna al femminile

Giugno 11, 2008 in Attualità da Marinella Fugazza

Ritratti di montagna al femminileUna mostra tutta al femminile quella che si è aperta venerdì 30 maggio al Museo della Montagna al Monte dei Cappuccini a Torino. “Finalmente una donna – ritratti di montagna al femminile”, e’ infatti il titolo, che si ispira a un film statunitense del 1936 del regista George Fitzmaurice con Myrna Loy e Robert Montgomery, dell’esposizione attraverso le sale del museo.

La mostra, visitabile fino al 21 settembre, – organizzata dal Museo Nazionale della Montagna CAI-Torino e dalla Regione Piemonte, con la collaborazione di Città di Torino e CAI – non vuole essere né una dimostrazione né una rivendicazione femminista, bensì un semplice itinerario nel tempo alla ricerca della condizione femminile, attraverso le collezioni del Museomontagna, volutamente non con rigidità per settori ma con taglio discorsivo, là dove da un’idea ne sgorga un’altra, da un ricordo un altro, da una situazione un’altra. Non si parte dall’inizio per arrivare alla fine dal momento che, se c’è stato un inizio, non c’è ancora una fine.

Il percorso espositivo secondo un non-schema che riflette questa filosofia, spaziando tra argomenti eterogenei per raccontarli, con serietà o con leggerezza, presentando una vasta selezione di immagini e di oggetti. Ci sono i manifesti, da quelli delle più famose località turistiche montane, a quelli cinematografici con le belle attrici che ammiccano ai passanti, dove ai visi o ai corpi sensuali delle protagoniste è affidata la capacità di persuadere e diventa sottile il confine tra l’omaggio ad un’innata attitudine a comunicare e l’allusione a significati diversi.

Si incontrano anche molte riviste del passato, con le copertine che rivelano infinite sfumature dell’universo femminile, e una grande scelta di fotografie per raccontare del lavoro, dell’emancipazione, dell’amore. Oppure dello sport, come quello che il regime fascista imponeva alle giovani, per curare il corpo e renderlo più sano e più bello. O ancora dell’alpinismo, che un tempo concedeva alle donne solo rari exploit, mentre oggi le vede protagoniste accanto agli uomini. Insieme alla fotografia c’è anche il cinema a sottolineare questi temi, con varie postazioni video e un omaggio alle protagoniste dei film a soggetto ambientati tra le vette, scelti tra le migliaia di titoli conservati nella Cineteca Storica e Videoteca del Museo. Una divertente selezione con capolavori del passato e del presente, immagini sconosciute di grandi star alle prese con ghiaccio, neve e… montagne di luoghi comuni.

La mostra, a cura della giornalista trentina Sandra Tafner, è come sempre accompagnata da un catalogo edito nella collana dei Cahier Museomontagna; 144 pagine, con un ricco corredo iconografico in bianco e nero e a colori, Euro 15,00. I testi sono della stessa Tafner, affiancati a quelli di Linda Cottino e di Bernadette McDonald.

di Marinella Fugazza