Pescara-Juve 0-1: Birindelli goleador

Aprile 1, 2007 in Sport da Tomas

Ancora prima di scendere in campo allo stadio Adriatico, la Juventus, approfittando della trasferta per il match di campionato, attraverso il Centro Coordinamento degli Juventus Club Doc, ha organizzato una grande festa dedicata ai club bianconeri di Abruzzo e Marche, in tutto 14. Così 500 tifosi riunitisi al Teatro Massimo di Pescara hanno potuto così incontrare una delegazione composta dal presidente Giovanni Cobolli Gigli, dal team manager Gianluca Pessotto e da Gigi Buffon e Federico Balzaretti. Nell’occasione sono stati anche raccolti fondi per la Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna e per l’ADMO, Associazione Donatori di Midollo Osseo.

A Pescara la Juventus mancava dal ’93, quando perse addirittura 5 a 1 dopo essere andata in vantaggio con Ravanelli. Ci ritorna da capolista della B, vogliosa di mantenere il vantaggio e non fare “pericolose figuracce” come ha ricordato a tutti prima della gara Deschamps. Anche se il Pescara si trova in fondo alla classifica al penultimo posto.

  • Queste le squadre che son scese in campo:

    PESCARA (4-4-2): Polito; Demartis, Delli Carri, Olivieri, Zoppetti; Antonelli (28′ s.t. Rigoni), Luci, De Falco, La Vista (36′ s.t. Martini); Russo (22′ s.t. Papponetti), Vantaggiato

    A disposizione: Tardioli, Gonnella, Moscardi, Felci

    Allenatore: De Rosa

    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Zebina (14′ s.t. Birindelli), Boumsong, Chiellini, Balzaretti; Marchionni (22′ s.t. Palladino), Zanetti, Paro, Nedved; Del Piero, Zalayeta (38′ s.t. Marchisio)

    A disposizione: Mirante, Legrottaglie, Paro, Bojinov

    Allenatore: Deschamps

    RETI: 29’ s.t. Birindelli

  • La partita

    Un primo tempo più che sonnacchioso, al limite della somministrazione involontaria di barbiturici soporiferi.

    Il Pescara bada solo a non prenderle, mentre la Juventus non riesce a manovrare come si deve, e sembra quasi non ricercare il massimo dello sforzo per trovare la finalizzazione. Siamo alle solite, come spesso è capitato in questa stagione, ma probabilmente la lunga sosta europea non ha giovato e la scelta di lasciar fuori Camoranesi di certo non aiuta la manovra bianconera, che non ha dalla sua nemmeno la verve del gladiatore Nedved, che sembra essersi preso un tempo di riposo primaverile. E così è il Pescara che ci prova per primo al 7°, quando Vantaggiato sfugge da solo in contropiede verso Buffon, ma viene recuperato in tempo da Boumsong. Al 15° Chiellini colpisce di testa un pallone che viene sfiorato anche da Boumsong e poi parato facilmente da Polito. Si deve aspettare il 26° per vedere una buona trama di gioco sulla destra orchestrata dalla coppia Zebina – Zalayeta, con quest ultimo che calcia rasoterra sul secondo palo, ma Polito devia miracolosamente in angolo.

    Al 29°, è Del Piero che da un angolo colpisce di testa tirando fuori di molto. Al 31° il capitano bianconero sulla sinistra recupera un prezioso pallone mettendolo poi in mezzo ed ottenendo un angolo dal quale tenta la soluzione diretta in porta senza fortuna. Al 39° sembra esserci la svolta: Nedved prova la conclusione centrale da poco fuori l’area ma viene murato, la palla torna al ceco che apre per Marchionni, il quale dribbla l’avversario entra in area e tenta la conclusione in porta, anche questa murata ma di braccio da un pescarese, è rigore. Del Piero non trova l’angolo giusto e Polito fa così bella figura parando il tiro alla sua destra con la mano sinistra. Finisce così senza reti la prima frazione di gioco.

    Deschamps passa probabilmente tutto l’intervallo a strigliare la squadra, perché non appena entrano in campo, al 1° della ripresa, è subito un rinfrancato Nedved a concludere a pochi centimetri dal palo un tiro da poco fuori l’area, azione partita sulla fascia destra da Marchionni e coperta da un velo di Zalayeta per lo stesso ceco. Al 5° è ancora Pavel, questa volta imbeccato da Del Piero che si beve 2 giocatori avversari con un numero di prestigio, che spreca tirando alto sopra la traversa. Poco dopo Vantaggiato crea la seconda opportunità per il Pescara, liberandosi bene in area e tirando al volo, ma Buffon non si preoccupa e blocca senza problemi.

    Nell’azione successiva ritorna protagonista Del Piero che liberandosi nuovamente prova la conclusione rasoterra che viene parata dal sempre attento Polito. Sarà lui il migliore del Pescara nonostante un primo tempo quasi inoperoso. Il secondo non che sia spumeggiante e brillante come la partita vinta contro la Triestina, infatti si deve arrivare al 19° per rivedere un azione di calcio. Nedved ci mostra una delle sue famose accelerazioni e crossa al centro da sinistra, ma una serie di rimpalli non portano benefici all’attacco juventino. Al 21° è Zalayeta che tenta il cross da destra ma Polito esce bene e blocca facilmente. Al 29° da un angolo battuto da Palladino, entrato al 22° al posto di un Marchionni che non meritava forse la sostituzione, si fionda Birindelli, che aveva sostituito Zebina al 14°, e con una conclusione da pochi passi sul primo palo beffa Polito ed il giocatore piazzato a salvare proprio sul palo del portiere.

    E’ l’1 a 0 che sblocca e sigla il risultato, costruito e finalizzato dai 2 che sono entrati nella ripresa. Un po’ di fortuna ci voleva a Deschamps, che nel finale di partita si lamenterà, non a torto, della difficoltà di giocare in campi dove gli avversari badano solo a non prenderle. Dal goal della vittoria fino alla fine non ci sono state altre azioni di rilievo se non una conclusione del solito Pavel Nedved, al 43°, che però viene parata facilmente dal attento Polito, forse colpevole solo nell’azione del calcio d’angolo che ha condannato i suoi alla sconfitta.

  • All’andata fu 2 a 0 per i bianconeri e Nedved ne fu l’incontrastato protagonista con la propria doppietta. Questa vittoria le permette così di allungare sul Piacenza che perde a Lecce e viene raggiunto da Napoli e Bologna (50 punti), bloccate sul pareggio dal Bari in casa e dall’ Arezzo, entrambe infine raggiunte al terzo posto dal Rimini che batte il Treviso. Solo il Genoa si può dire che tiene quasi il passo, solitario al secondo posto con 52 punti dopo aver vinto contro l’Albinoleffe di Mondonico a Marassi. A 48 punti, ancora in lotta per la zona play off, c’è il Mantova che batte il Brescia in una partita terminata con le solite lamentele del presidente Corioni contro l’arbitro Palanca. Che non sia cambiato nulla dopo Calciopoli ?

    di Tomas