Passaggio in Liguria

Febbraio 20, 2002 in Medley da Sonia Gallesio

25461La mostra Kandinsky Vrubel’ Jawlensky e gli artisti russi a Genova e nelle Riviere – Passaggio in Liguria, che avrebbe dovuto terminare il 17 febbraio, grazie al grande successo ottenuto sarà visitabile ancora fino al 3 marzo 2002. Proprio in questi giorni, come molti sapranno, Palazzo Ducale si è trovato al centro di svariate polemiche per la tragi-comica scoperta della presenza di un falso (un piccolo studio dal Pan di Vrubel) dovuta alla sua stessa autrice, Adria Sartore.

L’esposizione realizzata nell’ambito del progetto “Genova – San Pietroburgo”, rendendo omaggio ai numerosi artisti russi che hanno visitato e dipinto la Riviera, conta al suo attivo più di duecento opere. Nelle sale introduttive troviamo una cospicua documentazione in merito ai fruttuosi ed articolati rapporti tra la Liguria e la Russia, più intensi tra la fine del diciassettesimo secolo ed i primi vent’anni del diciottesimo, a testimonianza non solo dell’attività di alcuni tra i pittori più noti ma anche del passaggio di svariate personalità quali lo Zar Nicola I, Gogol e Gorky.

25463(1)Le importanti opere esposte, provenienti dai musei di tutto il mondo (per citarne alcuni: Ermitage, Museo di Stato Russo, Uffizi di Firenze), non raccontano soltanto le ispirazioni dovute ai soggiorni in Riviera bensì rappresentano, grazie ad un’accurata e magistrale selezione, un’ampia porzione esplicativa del percorso evolutivo di mirabili artisti quali Vrubel’, Jawlensky e Kandinsky.

Le tele “Santa Margherita” (1905) e “Rapallo, mare in tempesta” (1906), ad esempio, oltre a rimandare degnamente all’approdo dell’arte russa in terra ligure, costituiscono un vivo esempio della produzione figurativa di Kandinsky, traducendo in tocchi di colore morbidi e carichi un marcato interesse contemplativo.

Si ricordano inoltre, sempre ad opera di Kandinsky, “Paesaggio d’Inverno I” e “Cupole (Il muro rosso)”, entrambi realizzati nel 1909, che testimoniano con grande vivacità il suo periodo espressionista. L’evento genovese si rivela un’importante occasione per far conoscere al pubblico italiano la produzione di Michail Vrubel’, uno tra più importanti maestri del Simbolismo europeo – personaggio tristemente noto per i tormenti e le ossessioni nei confronti del satanismo. La sua produzione viene in tale contesto ampiamente rappresentata; oltre ai suoi paesaggi liguri ritroviamo molti pezzi dallo straordinario potere seduttivo, dalle suggestive maschere in maiolica alle sempre più frequenti ed ossessive rappresentazioni del Demone di Lermontov

Le opere “Lola”, “Natura morta con italiano” e “Solitudine” di Jawlensky, tutte realizzate nel 1912, costituiscono un vivido esempio di sentita produzione espressionista. Da segnalare, inoltre, la serie di bozzetti di costume per Le maschere nere realizzati da Nikolaj Konstantinovic Kalmakov – tra i quali spiccano “Il buffone”, “La febbre”, “Il vagabondo”. Sempre per mano del Kalmakov, da ricordare “Afrodite” del 1926 – una stupenda tela dal simbolismo a tratti inquietante. La mostra allestita a Palazzo Ducale, tenendo conto della natura delle opere esposte, è da considerarsi uno degli eventi di maggior rilevanza della presente stagione italiana: per questo se ne consiglia vivamente la visita.

Kandinsky Vrubel’ Jawlensky e gli artisti russi a Genova e nelle Riviere

Palazzo Ducale

Piazza Matteotti, 9 16123 Genova

Orario: dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 21.00; lunedì chiuso.

Ingresso: intero € 6,20; ridotto € 5,16

Catalogo: edito da Mazzotta, in mostra € 33,57

Informazioni: tel 010,557,4000

di Sonia Gallesio