Officine Grandi Riparazioni: fucina di treni e di vite

Febbraio 10, 2011 in Attualità da Benedetta Gigli

Per molti di noi le Officine Grandi Riparazioni sono state un luogo in cui l’uomo ha saputo mantenere insieme le proprie tradizioni e la ricerca tecnologica più avanzata. Un luogo in cui, quando parlavo della vite, dovevo distinguere fra quell’oggetto metallico destinato a unire due particolari meccanici, e quella pianta che in estate ombreggiava le mie finestre e in autunno forniva a noi tutti un’ottima uva.

Gian Carlo Franceschetti

OGRÈ da poco stata inaugurata la mostra Officine Grandi Riparazioni: fucina di treni e di vite, un’iniziativa della Città di Torino per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, realizzata da MuseoTorino, a cura del Museo Ferroviario Piemontese, in collaborazione con GTT e con il sostegno della Fondazione CRT.

Un percorso di 150 foto che racconta la vita delle Officine prima della loro definitiva chiusura e che si snoda lungo il muro delle ex Carceri Nuove in Corso Castelfidardo, tra Corso Vittorio Emanuele e l’entrata delle Officine: una sorta di introduzione storica ai luoghi che – a partire da marzo – ospiteranno le mostre allestite per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Vengono riprodotti gli ambienti, le lavorazioni e i prodotti, mentre alcuni scatti più recenti mostrano gli spazi delle OGR così come si presentavano prima dei lavori di ristrutturazione in vista del 2011.

La maggior parte delle fotografie è stata realizzata da persone che hanno lavorato alle OGR prima della loro chiusura, e che successivamente ne hanno curato l’ordinamento e le attribuzioni, in particolare Giancarlo Negro, Gian Carlo Franceschetti e Pier Paolo Viola e altri dell’Associazione Amici delle OGR. Queste persone che hanno sentito la necessità di documentare – direttamente e spontaneamente – quei luoghi, prima dell’abbandono, sono la testimonianza di vite che in quell’ambiente si sono formate e rappresentano l’espressione della consapevolezza di quanto stava per andare perduto.

Il percorso di visita comprende anche una serie di oggetti originali di grandi dimensioni, provenienti direttamente dalle Officine o realizzati dagli operai e recuperati, restaurati e collocati a cura di GTT.

In occasione della mostra esce un numero monografico di Rivista MuseoTorino, dedicato alle OGR come modello industriale e sociale, ma anche come luogo di memoria condivisa. Numerosi i contributi di carattere storico, architettonico e sociale su questo emblema della città, tra cui quelli dell’Assessore alla Cultura e al 150° dell’Unità d’Italia Fiorenzo Alfieri, quello del Dirigente coordinatore dei servizi museali e ideatore del progetto e rivista MuseoTorino Daniele Jalla e il Presidente del Museo Ferroviario Piemontese Fabio Malavasi. A corredo del testo, una selezione delle immagini esposte.

Chi è interessato può scaricarlo a questo link.

Le Officine Grandi Riparazioni sono un capolavoro dell’architettura industriale torinese. Una sorta di immensa cattedrale del lavoro che si estende su una superficie di 22.000 mq. Nate alla fine del XIX secolo come fabbrica per la riparazione e la manutenzione di locomotive e vagoni ferroviari, furono completamente dismesse all’inizio degli anni ’90. La loro definitiva rinascita coinciderà con le celebrazioni dei 150 anni dell’Unita d’Italia, diventando uno dei luoghi simbolo di Esperienza Italia.

di Benedetta Gigli