Oedipus Rex e Cavalleria rusticana al Regio

Marzo 2, 2007 in Spettacoli da Stefano Mola

L’EVENTO

mementoUn match stimolante: Edipo contro Alfio. Stravinskij contro Mascagni. Oedipus Rex contro Cavalleria Rusticana. Ecco il confronto che il Teatro Regio ci offre, a partire da Venerdì 2 Marzo, ore 20:00. Nove recite (fino all’11), compresa quella straordinaria del 9 marzo, predisposta per venire incontro alla grande richiesta del pubblico (a dicembre in pochi giorni erano stati bruciati tutti i biglietti disponibili).

ALLESTIMENTO E INTERPRETI

Oltre alla curiosità di mettersi a confronto con due climi emotivi e musicali così diversi, non manca quella per l’allestimento, in un connubio tra suggestioni cinematografiche e artistiche. La regia è infatti di Roberto Andò, che dopo essere stato a fianco di personaggi del calibro di Rosi, Fellini, Cimino e Coppola, ha percorso una carriera come drammaturgo, regista teatrale e cinematografico (ultimo suo lavoro Viaggio segreto, con Alessio Boni e Claudia Gerini, presentato alla Festa del Cinema di Roma).

Le scene sono invece dell’artista Mimmo Paladino, tra i massimi esponenti della Transavanguardia, la cui opera è caratterizzata da un matrice arcaica, primitiva, ancestrale (dunque adatta al clima emotivo di entrambe le vicende rappresentate). Delle soluzioni sceniche e registiche parleremo poi in sede di resoconto, dopo aver visto lo spettacolo. Per il momento aggiungiamo che Daniele Spisa collabora all’impianto scenico mentre costumi e luci sono di Gianni Carluccio. Ulteriore motivo di interesse la presenza di video, con elaborazioni di fotografie di Ferdinando Scianna, curate dal video artist Luca Scarzella.

Sul podio, per la prima al Regio, il canadese Jacques Lacombe. Altri debutti torinesi: quello della soprano ungherese Ildiko Komlosi (Giocasta/Santuzza) e quello del tenore statunitense John Uhlenhopp (che sarà poi Tristano, sempre a Torino). Due ritorni: Turiddu sarà Walter Fraccaro, che lo scorso anno avevamo apprezzato in Aida; e poi Lucio Gallo (Creonte/Alfio). Il narratore, nell’Œdipus rex, sarà l’attore Marco Baliani. Maestro del Coro è come di consueto Claudio Marino Moretti.

IL SENSO DI UN CONFRONTO

cavalleria rusticanaSiamo di fronte a due tragedie opposte per molti aspetti. Una specie di bianco/nero. Edipo è un romanzo giallo in cui il detective è allo stesso tempo il colpevole. I tebani chiedono a Edipo un nuovo miracolo: essere salvati dalla peste, dopo essere stati liberati dalla sfinge. L’unico modo in cui Edipo potrà riuscire nell’impresa è scoprire di essere lui stesso all’origine del flagello (causa il ben noto parricidio).

Edipo è quindi una tragedia esterna, predeterminata. Nulla può essere fatto, tutto è già stato deciso, si può solo seguire il binario definito dagli dei, fino al deragliamento finale. In questo senso, per questo movimento immobile, immobile poiché non può essere agito, è estremamente funzionale la scelta di Cocteau e Stravinskij, che trasformano la vicenda in una serie di quadri statici, introdotti da una voce recitante. Una cosa che fa pensare a quei pannelli dipinti dei cantastorie, con le scene madri e le didascalie. E dunque, Sicilia, dunque, Cavalerria Rusticana.

Che è invece una catastrofe interna. Il dramma nasce dall’amore tradito, dunque da qualcosa che sta dentro i personaggi. Nessun divinità, nessun destino. Qualcosa che volendo potrebbe essere evitato. Basterebbe che Santuzza non raccontasse ad Alfio che sua moglie Lucia se la fa con Turiddu, e la Pasqua potrebbe trascorrere senza sangue. Invece, acceccata dall’abbandono di Turiddu, Santuzza parla. Di lì in avanti, anche in questo caso, tutto procede verso la catastrofe finale.

È come vedere due fiumi che nascono da due montagne diverse per poi confluire nello stesso mare. Due opposti che alla fine si fanno uno. Due facce musicali: Stravinskij che punta sul ritmo, sull’arcaicità costruita sull’immutabilità latina della parola, sula geometria. La cantabilità tutta melodica ed emotiva di Mascagni.

Ecco perché ci aspettiamo molto, da questo doppio spettacolo.

UN’INSTALLAZIONE

Alcatel Alenia Space, l’azienda di Torino partner sostenitore del Regio, presenta nell’Atrio Tamagno una installazione artistica dal simbolico nome “Lo spazio si mette all’opera” composta da sfere sospese nell’aria, rappresentanti la Terra, la Luna e Marte in sintonia con la sua attività di leader dell’industria spaziale. Inoltre, nell’intervallo della “prima” venerdì 2 marzo, offrirà un cocktail a tutto il pubblico.

INFO

Nove recite, dal 2 all’11 Marzo

Per informazioni e vendita biglietti

Biglietteria del Teatro Regio

Piazza Castello 215

Tel. 011.8815.241/242

[email protected]

www.teatroregio.torino.it

Photos courtesy of montgolfier

di Stefano Mola