Neja su Traspi

Aprile 5, 2012 in Musica, Net Journal, Primo Piano da Tomas

Neja AcoustiClub

Neja AcoustiClub

Come sempre il segno del Leone non si smentisce mai, nasce infatti a Rivoli sotto questo segno una bambina che avrebbe poi avuto successo nel mondo della musica italiana e non solo. Agnese, innamorata della musica fin da piccola, realizzerà il suo sogno nel 1998 grazie alla dance, con i successi dei singoli Restless e Shock!, due pezzi indimenticabili ballati nelle discoteche di tutto il mondo. La sua voce è qualcosa che difficilmente si dimentica, per questo Neja (Agnese in sloveno) non resterà una meteora e così nel 1999 arriverà il singolo The game, brano vincitore di “Un disco per l’estate”. Partecipa quell’ anno a tutte le puntate del “Festivalbar” e una lunga tournee la porta fino in Giappone. The Game sarà anche il titolo dell’album di esordio, con Neja autrice dei 10 brani contenuti, strizzando per la prima volta l’occhio al genere pop. Passando dalla Germania, dove l’Universal produrrà un video strepitoso per lei, e gli Stati Uniti dove Neja si esibirà in un tour, il suo successo dance non ha confini. Negli ultimi anni Neja lavorerà a nuovi progetti musicali continuando ad incontrare il suo pubblico in tante serate in Italia, Europa e, come testimonial per una nota marca di abbigliamento, arriva fino in India. Nel 2008 la sperimentazione porta Neja al suo vecchio amore, riavvicinandosi alle sue radici jazz con Acousticlub, un album in cui reinterpreta pezzi suoi (The game e Destiny) e cover di altri artisti (Sweet Dreams, Papa don’t preach, Man in the mirror, Baby one more time) riarrangiate in chiave acustica con tanto di violini ed archi. Il suo successivo album sarà133 Sushiclub, in cui si avvarrà della professionalità di due grandi musicisti quali Christian Montagnani (alla chitarra) e Larry Mancini (al basso). Nell’ estate 2009 torna la dance con Loving you, il nuovo singolo di cui Neja è autrice nel testo e nella melodia in collaborazione con due DJ di Torino Peter Damir e Gianluca Argante alla produzione artistica, pezzo che sarà la base per lo spot della marca d’ abbigliamento Coconuda.

Loving you

Spot Coconuda Loving You

Voce calda dal timbro dolce, un viola acceso potrebbe identificarla nello spettro cromatico…noi abbiamo avuto la fortuna di intervistarla pochi giorni prima che iniziasse il Festival di Sanremo…lei impegnata in una serata alla Rotonda Valentino di Torino:

 

Neja – Bella serata, divertente alla Rotonda…

Tomas – Peccato non esserci stato. Nata a Rivoli, ma vivi a Torino ?

N – Ci tornerò, sono stata per una breve parentesi a Desenzano, ma a partire dalla metà di Febbraio mi trasferirò.

T – Eri a Desenzano per motivi lavorativi ?

N – Si, ma non miei.

T – Il tuo ultimo lavoro è 133 Sushi Vol 3

N – Si, è il rifacimento del Vol 1 con cover famose in chiave acustica ma dal vivo, registrato infatti tutto in presa diretta

T – Durante concerti in giro per l’ Italia ?

N – No, ma ne arriveranno, come stiamo preparando l’ uscita del primo video

T – Quale ?

N – The power of love

T – Frankie Goes to Hollywood in chiave acustica con archi…

N – No, c’è un sax in questa versione…

T – Fin da ragazzina eri innamorata della musica, hai frequentato qualche scuola o corso ?

N – Prima di tutto per motivi di salute…tanto era l’ amore per la musica che cantavo a squarciagola fino a perderci quasi la voce così, per acquisire la tecnica necessaria, sono andata dal foniatra e sono stata seguita da insegnanti di canto, studiando tecnica vocale, cosa che faccio tuttora, insegnando allo stesso tempo.

T – Paradossale quanto doloroso per chi ama cantare la perdita dello strumento principe, della propria voce…

N – Per saper usare ciò che non si vede, la laringe e le proprie corde vocali, bisogna lavorare non solo sullo strumento ma anche sul proprio corpo in generale, per arrivare ad avere una voce sana. È questione di respirazione ma non solo, anche alimentazione. Certo poi per alcuni rockers più è sporca e rovinata e meglio è…ma nel pop/jazz meglio averla sana

T – Cosa ti ha portato a cambiare genere, dal dance al jazz acustico ?

N – Gli studi jazz da bambina, si può dire che è un genere che piace al cantante perché riesce ad esprimersi molto di più, le sfumature della voce sono diverse e perché no, puoi cantare jazz fino a novant’anni…

T – Questo è opportunismo…

N – No dai c’erano tante cose che potevo fare, anche il liscio volendo…(ride…)…no in realtà mi sono proprio riavvicinata a quello che è sempre stato il mio mondo fin da piccola, quindi è stato naturale ritornarci.

T – Torino, raccontaci il legame che hai con la città…mi pare tu abbia anche origini laziali o sbaglio ?

N – Si, mia madre è romana, certo negli ultimi 10 anni ho viaggiato molto ma son nata a Rivoli dove gioventù, legami ed amicizie sono rimaste, bazzicavo Collegno e Torino, mentre i parenti sono a Roma e spesso ci torno. Ora che torno a Torino è davvero un piacere, è molto migliorata.

T – Forse merito delle Olimpiadi

N – Probabilmente, si è risvegliato l’ orgoglio dei torinesi per la propria città, riscoprendone la bellezza che prima era rimasta nascosta ai più

T – Torniamo alla tua musica. Tra i tuoi successi quali ricordi con più piacere ? Back 4 the morning è quello che ti ha dato più soddisfazione vero ?

N – Era meno dance, più pop, si avvicinava di più al mio mondo musicale. Nonostante sia legata a tutti i miei pezzi, avendo ognuno di questi un motivo per essere ricordato, Restless è il primo della lista, quello che mi ha permesso di arrivare al successo, poi The Game con cui arrivai al grande pubblico portandomi prima qui in Italia al Festivalbar, al Disco per l’ Estate e poi facendomi viaggiare all’ estero. Back 4 the morning invece mi piace molto a livello stilistico.

T – Hai scritto anche per gli altri ?

N – Soprattutto per l’ estero, pezzi dance che non so nemmeno se sono riusciti a oltrepassare il confine e far successo in Italia.

T – Tornando a Back 4 the morning, ha avuto un grande successo negli States mi pare…

N – Si. È stato preso da un’ etichetta americana e portato al successo a New York, Boston, Texas…il mercato discografico americano è davvero variegato, non solo tra stati ma anche le radio che promuovono i pezzi. La cosa buffa è che però

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non avevamo scritto il pezzo appositamente per il mercato americano, è stato un caso

T – Come sono stati scelti invece i pezzi di Acousticlub e Sushi ?

N – Inizialmente ho provato pezzi a cui ero legata nella mia adolescenza, ma molti ho dovuto scartarli perché non si prestavano all’ arrangiamento acustico, dovendo virare verso altri che erano più adatti alla chitarra acustica o agli archi…

T – Quale è venuto meglio ?

N – Ogni album ha la sua chicca….Umbrella nel primo 133 Sushi club e The power of love, mentre Baby one more time e Sweet dreams di Acousticlub

T – Oltre all’ acustica son stati scelti 2 brani dance da Coconuda per i suoi spot tv

N – Si, Loving you e Walking on a dream. Quest ultimo non ha ancora un’ etichetta che lo propone, finora è stato solo un pezzo che si sente nello spot

T – Ho visto un video che circola in rete

N – Si, è un video che esiste da 2 anni sullo sfruttamento della natura fatto dal dj con la base a cui è poi stata aggiunta la voce. È stato poi che Coconuda mi ha contatta per sapere se avevo pezzi nuovi e…

Wlaking on a dream (vocal mix)

Walking on a Dream

T – Toglimi una stupida curiosità, drogata di sushi ?

N – (ride) Si, ammetto che mi piace moltissimo ed il progetto di 133 Sushi club è nato proprio in un ristorante di Desenzano molto chic. La proprietaria del locale ha coprodotto gli album volendone fare anche la colonna sonora del proprio locale

T – Tornando alla rete, ho visto che hai un canale su youtube

N – Si ma è gestito dai miei fan, come anche la pagina su FB. Li ringrazio davvero con tutto il cuore perché non avrei veramente il tempo di seguire tutto.

T – Passiamo al personale se non ti dispiace. Sentimentalmente legata ?

N – Si, convivo ed ho una bimba che da poco ha compiuto il nono mese. Si chiama Sophie

T – Complimenti. È per questo che probabilmente ritorni a Torino. Tra passato, presente e futuro…hai partecipato a Festivalbar, Disco per l’ estate, ti manca Sanremo ?

N – Visto che non canto in italiano non mi manca per niente….(ride…) ovviamente avessi un pezzo che mi piaccia lo farei. Onestamente i pezzi che mi han proposto non erano adatti alla mia indole ed alla mia musica, diciamo così, non ce n’era uno che mi rispecchiasse

T – Oggi in tv ci sono invece X Factor ed Amici. Che ne pensi ? Conosci qualcuno che ha partecipato ?

N – Ho conosciuto Marco Mengoni. Quando aveva 16 anni tenevo un corso di jazz nella sua città di Ronciglione e l’ho sentito cantare. Lui davvero merita di essere dove è arrivato. Oggi è davvero difficile proporre la propria musica, perché non ci sono più trasmissioni come il Festivalbar o altre trasmissioni di questo tipo. Restano o il web o appunto i talents come X Factor ed Amici. Ovvio che la qualità è in alcuni casi al ribasso, per seguire più scelte commerciali che qualitative. Io preferisco X Factor ad Amici, non tollero il genere del programma alla GF, mentre X Factor è più artistico. Ben vengano in ogni caso queste trasmissioni, ma non bastano, sono troppo poche le voci nuove che vengono proposte annualmente

T – Nell’ ultimo X Factor ha vinto Francesca

N – Son state premiate le canzoni più che le voci, preferendo più il personaggio. In questo caso Francesca somiglia molto alla primissima Elisa, introversa, molto timida ma con una gran voce

T – Devo dire che io sono un grande estimatore di Elisa, ed il paragone non riesco a reggerlo (rido). In ogni caso ha davvero una gran voce, ed è giovanissima. Tu insegni canto, non è vero ?

N – All’ ACMS alla Crocetta, in via Trento 13. Tengo un corso professionale della durata di 3 anni. La mia insegnante storica è la direttrice dell’ accademia e mi chiamò per 3 anni come consulente, chiedendomi di aiutarla a creare artisti a 360° che sappiano stare sul palco, sappiano vestirsi. Io continuo nel frattempo a studiare canto ed il prossimo anno mi iscriverò ad un corso di vocologia a Ravenna. Un approccio più da medico per sapere come funziona lo strumento che uso

T – Stai già pensando a nuovi progetti ?

N – Si, al 4° capitolo di 133 Sushi club, che sarà un mix di inediti e cover. Inoltre sto collaborando e collaborerò con Gabry Ponte degli Eiffel 65

T – Non vedo l’ ora di scoprire questa tua nuova collaborazione, e magari verrò a trovarti all’ ACMS. Ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato !

 

 

Siti

http://www.neja.it

http://www.sushiclub133.com

http://www.myspace.com/nejaevolution

http://www.myspace.com/neja2007

http://www.youtube.com/user/ChannelNeja

E-mail

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